La legge delega per riforma del processo civile è stata approvata definitamente dall’Aula della Camera
dei deputati nel testo già licenziato dal Senato lo scorso 21 settembre con 364 voti a favore, 32
contrari (i deputati di Fdi e Alternativa) e 7 astenuti. Dal via libera definitivo di Montecitorio,
l’esecutivo avrà 12 mesi di tempo per emanare i decreti legislativi di attuazione della delega.
CAMMINO vede così finalmente concretizzate in una legge le tantissime sue proposte, formulate in
lunghi anni – quasi 20 – di audizioni, convegni, studi e scritti, con l’intento di dar voce ai diritti delle
persone, soprattutto delle più vulnerabili.
Il disegno di legge n. 3289 e abb. contiene la “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e
per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure
urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché
in materia di esecuzione forzata”. Di seguito i punti principali della riforma in materia di diritto di
famiglia.
È prevista l’istituzione di un rito unitario per tutti i procedimenti in materia di famiglia, con la
possibilità per il giudice, in caso di questioni che riguardano i figli di discostarsi dalle richieste dei
genitori, se non conformi all’interesse superiore del minore. Ove un minore rifiuti di incontrare un
genitore, il giudice sentito lo stesso e assunta ogni informazione ritenuta necessaria, accerta con
urgenza le cause del rifiuto e assume i provvedimenti nel superiore interesse del minore.
Viene prevista la valorizzazione della mediazione familiare e del ruolo del curatore speciale.
Viene istituito ‘il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie’, composto da tribunali
circondariali e un tribunale distrettuale.
Viene sollecitata una velocizzazione dell’iter dei provvedimenti posti a tutela della donna vittima di
violenza e delle persone di età minore, con la previsione di strumenti di raccordo tra giustizia civile e
penale.
Viene garantito che gli eventuali incontri tra i genitori e il figlio siano accompagnati dai servizi sociali,
se necessario e non compromettano la sicurezza della vittima.
La Presidente di CAMMINO, Avv. Maria Giovanna Ruo (nella foto), esprime “soddisfazione per il riconoscimento di lunghe battaglie a favore di una Giustizia migliore, con un unico processo in cui i diritti di difesa e il contraddittorio sono pienamente garantiti e con un giudice di prossimità specializzato, di fronte al quale vengono concentrate le tutele per le persone, le famiglie e i minorenni. Un traguardo di civiltà giuridica e di democrazia!”.