Non c’è salute senza salute mentale. Dalla pandemia si parla molto di resilienza, e persino il PNRR si richiama a questo concetto; un termine che in psicologia indica la capacità di superare un evento traumatico o, più in generale, di affrontare efficacemente un periodo di difficoltà e le sfide della vita.
In un mondo sempre più complesso, dove le situazioni problematiche e le emergenze si moltiplicano, la promozione della resilienza diviene un obiettivo di primaria importanza; non solo a livello di singole persone ma di gruppi, organizzazioni e comunità, perché la resilienza può essere declinata e sviluppata a livello individuale e collettivo.
Al tema della resilienza è dedicata la Giornata nazionale della psicologia, in occasione della quale, lunedì 10 ottobre l’Ordine degli psicologi della Lombardia (Opl) ha promosso un evento presso la Casa della psicologia di Milano, in piazza Castello, 2, dal titolo: “I percorsi della resilienza nella sanità lombarda. Dalla psicologia delle cure primarie alle case di comunità”.
L’evento sarà trasmesso anche online su Gotowebinar. Oltre alla Presidente Opl, Laura Parolin, interverranno l’assessore al Welfare e vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti e l’assessore al Welfare e salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolè. Con loro ci saranno vari esponenti regionali, docenti e psicologi: Niccolò Carretta, Simona Tironi, Maria Francesca Freda, Ovidio Brignoli, Paola Pedrini, Elena Vegni.
Migliorare le risorse psicologiche è fondamentale per lo sviluppo della resilienza, per consentire alle persone di avere atteggiamenti e comportamenti costruttivi ed efficaci nelle diverse situazioni, al fine di sviluppare equilibri adattivi positivi e ricostruirli quando necessario. Promuovere la resilienza è quindi una strategia di primaria importanza per la qualità della vita e la salute dei cittadini ma anche per la tutela e la promozione del capitale umano, lo sviluppo e la performance del Paese.
Ecco perché la Giornata Nazionale della Psicologia 2022, promossa dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi e dalla Comunità professionale psicologica vuole quest’anno sottolineare ed approfondire il tema della promozione della resilienza e dei percorsi umani e professionali per il suo sviluppo.
“Il momento storico che stiamo vivendo -dichiara Laura Parolin, Presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia- rappresenta un’opportunità per la nostra categoria professionale, quella di una sanità territoriale sempre più sensibile ai bisogni delle cittadine e dei cittadini. Una sanità presente e in ascolto, a tutela della salute psicologica. In questo senso, l’evento che abbiamo organizzato vuole dare voce a quella che credo sia la migliore espressione di questa Giornata Nazionale della Psicologia: quella di una categoria professionale integrata nelle Comunità, che mette a disposizione i suoi strumenti per la prevenzione e l’intervento di sostegno”.
Dall’assessore al Welfare e vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti arriva un plauso agli psicologi “per essersi messi generosamente a disposizione della popolazione, dei malati, dei loro familiari, dei giovani e anche degli operatori sanitari”.
“La nostra Regione -dichiara Letizia Moratti- ha mostrato di essere resiliente in un momento molto drammatico: eravamo il primo territorio di un Paese occidentale colpito così duramente. Ma la resilienza non è acquisita per sempre, va coltivata e il ruolo degli psicologi è fondamentale: essi, combattendo lo stigma e il pregiudizio che ancora connotano il disagio psichico, possono aiutarci a convincere le persone a chiedere aiuto in modo precoce e tempestivo, spiegando che non bisogna mai vergognarsi di essere in difficoltà e che qualsiasi problema può essere affrontato con fiducia e ottimismo”.
Infine, come ricorda l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, “la pandemia è stata uno shock, ma anche un’opportunità per comprendere quanto il benessere psicologico e mentale influisce sulla nostra vita e la condiziona. Il nostro compito è capitalizzare la grande attenzione che si è creata intorno a questo tema e lavorare perché si traduca in un cambiamento concreto del nostro sistema sanitario che conferisca alla salute mentale e a quella fisica pari dignità, sfruttando le possibilità che i nuovi strumenti – PNRR e Case di comunità in primis – ci mettono a disposizione”.