Vertex AI Search è la piattaforma di machine learning di Google Cloud che aiuta clienti e dipendenti ad ottenere rapidamente informazioni pertinenti, combina i dati aziendali con la Ricerca Google e l’AI conversazionale, crea esperienze di AI generativa (con testo, voce, immagini e video) ed offre scalabilità, privacy dei dati, sicurezza e controlli di livello enterprise.
Vertex AI Search, quindi, è uno strumento che permette di adottare facilmente l’AI per la propria organizzazione e contemporaneamente mantenere il controllo su dati e applicazioni.
Ora Google compie un altro passo in avanti e rafforza la propria offerta di strumenti di intelligenza artificiale generativa per l’utenza di classe enterprise. Il colosso del web vuole mettere a frutto la propria esperienza maturata nel campo della ricerca di informazioni per aiutare le organizzazioni nella raccolta di dati e raggiungere così migliore produttività.
Le nuove funzionalità di Vertex AI Search comprendono la facilità di configurazione e le funzionalità out-of-box, che riducono da mesi/settimane a pochi giorni/ore il tempo necessario per creare applicazioni. A queste si aggiunge la possibilità di combinare gli strumenti di Vertex AI Search con quelli di Vertex AI Conversation, un modo per migliorare l’attività di ricerca sfruttando sia le capacità dell’intelligenza artificiale generativa che quelle della semantica. Queste nuove funzionalità rispondono soprattutto alle esigenze delle grandi imprese, che si adoperano per costruire ricerche pilotate dall’intelligenza artificiale generativa.
I prompt (finestre) personalizzabili, inoltre, permettono di aggiungere o rimuovere informazioni dalle query o dai prompt di ricerca e di modificare lo stile, il formato o il tono delle informazioni visualizzate come risultato. Grazie alle opzioni di personalizzazione di cui dispongono gli sviluppatori, ai singoli utenti verranno date risposte più pertinenti.
L’aggiornamento offre anche la possibilità di utilizzare il framework Reasoning and Actions per scomporre una query complessa in più query più piccole. Questo dovrebbe rendere più efficace l’integrazione dei dati e quindi soddisfare anche le esigenze più specifiche.
Un’ultima rilevante novità è l’auto-sintonizzazione della ricerca, disponibile in anteprima per la durata di un mese. Google ha spiegato che con l’auto-tuning il ranking degli output verrà regolato prendendo in considerazione sia la qualità che la pertinenza dei contenuti rispetto alla query dell’utente. L’obiettivo è quello di aumentare sensibilmente il livello di accuratezza delle risposte fornite.
Ancora una volta il colosso Google dimostra di voler essere in prima linea nello sviluppo ed utilizzo dell’AI generativa, una tecnologia che semplifica la prototipazione, la personalizzazione, l’integrazione e il deployment nelle applicazioni.
M.M.