“Solitamente, quando si pensa all’avvento dell’Intelligenza Artificiale nel mondo automobilistico, la prima cosa che viene in mente sono le macchine a guida autonoma. In realtà, le possibili applicazioni di questa innovazione sono più ampie, stratificate e complesse di un meccanismo che guida al posto del conducente”.
“Se un giorno le strade saranno piene di macchine che si guidano da sole, come ragioneranno questi veicoli? Quali saranno i principi morali ed etici che determineranno il loro agire? Un robot sarà in grado di stabilire quale vita è più importante salvare in un incidente che coinvolge più persone? Ancor prima, un robot sarà in grado di gestire la vasta gamma di imprevisti che caratterizzano il comportamento dei guidatori umani? A queste domande non c’è ancora una risposta certa, ma è chiaro che lo sviluppo dell’AI nell’ambito dell’automotive deve essere guidato non solo dalla ricerca di maggiore sicurezza e sostenibilità, ma anche da un forte principio etico che permetta alle macchine di non diventare un pericolo per gli esseri umani”.
Dal libro “Il governo dell’Intelligenza Artificiale. Gestione dei rischi e innovazione responsabile” (Cacucci Editore), pag. 122 e pag. 126