“I più sembrano concordi nel sostenere che l’AI, con gli strumenti ad essa collegati, non sostituirà l’essere umano, ma si rivelerà uno strumento fondamentale. Tuttavia i modelli linguistici automatizzati toccano l’essenza di ciò che fanno i giornalisti nella loro quotidianità: la scrittura, la sintesi delle informazioni, la creazione di storie. Inevitabilmente i professionisti si chiedono se saranno ridotti a semplici fact checker della macchina”.
“È ancora presto per formulare una riflessione esaustiva sulle potenzialità e sugli usi dei sistemi di Intelligenza Artificiale nel giornalismo. Siamo solo agli inizi di questa innovazione. Attualmente si stanno esplorando diversi impieghi, ma non è garantito che saranno quelli predominanti nel lungo termine”.
Dal libro “Il governo dell’Intelligenza Artificiale. Gestione dei rischi e innovazione responsabile” (Cacucci Editore), pag. 41 e pag. 50
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