Il percorso del progetto Italia digitale 2026 prosegue e dal 19 aprile i 7.904 Comuni italiani possono candidarsi sulla piattaforma PA digitale 2026 e richiedere i contributi per la migrazione dei propri servizi al cloud.
Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri mette a disposizione 500 milioni di euro per aiutare i Comuni a rendere più efficienti i propri servizi digitali. Il 40% delle risorse è destinato ai Comuni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
L’obiettivo dell’avviso “Abilitazione al cloud per le PA locali” è di sostenere la migrazione verso soluzioni cloud qualificate per garantire servizi affidabili e sicuri, in coerenza con quanto definito all’interno della Strategia Cloud Italia.
Gli enti interessati possono accedere alla piattaforma PA digitale 2026, richiedere i fondi e ricevere un’assistenza dedicata. La scadenza per la presentazione delle candidature è il 22 luglio 2022. Dalla pubblicazione dell’avviso in poi sono previsti 30 giorni e terminati il Dipartimento provvederà a finanziare le istanze pervenute nel periodo di riferimento. L’avviso consente ai Comuni di candidarsi per ricevere un contributo economico e attuare la migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificate. Possono partecipare tutti i Comuni che devono ancora avviare il percorso di migrazione o che lo hanno avviato a partire dal 1° febbraio 2020.
I Comuni non devono presentare progetti per ottenere il finanziamento, basterà definire alcuni parametri all’interno della candidatura tra cui la dimensione dell’ente attuatore, il numero dei servizi da migrare e le modalità di migrazione. Il voucher offerto include il primo anno di canone di servizio cloud e il suo importo economico è definito dal Dipartimento in base alla dimensione dell’ente (numero di abitanti) e alla tipologia di migrazione selezionata per ognuno dei servizi.
Per presentare la candidatura è necessaria la classificazione dei dati e dei servizi, secondo i criteri definiti dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale in coerenza con la Strategia Cloud Italia. La classificazione è aperta a tutte le pubbliche amministrazioni e dovrà essere completata entro il 18 luglio 2022.
Grazie al percorso guidato all’interno di PA digitale 2026, è possibile comporre online il proprio piano di migrazione, scegliendo da una lista di 95 servizi. Per ogni servizio sarà necessario scegliere tra due modalità di migrazione: il trasferimento dell’infrastruttura informatica (cosiddetto lift&shift) o l’aggiornamento di applicazioni in cloud.