“Sl’è nota us’ farà dè”. Se è notte, si farà giorno. If it’s nightime, daytime will come.
In questi tempi duri un messaggio che incoraggia a vedere la luce. Da Rimini il più suggestivo messaggio che invita a non mollare, attraverso il linguaggio universale della musica. Dal punto più alto della città, un omaggio straordinario del violinista Federico Mecozzi con una versione inedita dell’Inno d’Europa dalla Nona Sinfonia di Beethoven, in occasione dei 250 anni dalla nascita del musicista e compositore tedesco. Nel giorno dell’uscita mondiale del brano su tutte le piattaforme digitali, con la Warner Music Italia, Rimini si affianca per dare un semplice e forte messaggio di speranza.
Il 16 dicembre, nel giorno in cui in tutto il mondo si celebrano i 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven, il Comune di Rimini ha lanciato un messaggio di speranza usando i linguaggi universali della musica e della luce, attraverso un video inedito con una personalissima interpretazione della celebre corale del quarto movimento della Nona Sinfonia, eseguita dal violinista e polistrumentista Federico Mecozzi, da undici anni al fianco di Ludovico Einaudi. E’ online il video di questa esecuzione emozionante dove in piedi, sul tetto del grattacielo di Rimini, troviamo i musicisti come su un palco sospeso che si affaccia sul cielo di una notte e di un’alba indefinita, sotto l’occhio di un drone che si allontana sempre di più, verso le luci della città, sotto il vuoto.
Una visione ispirata di un inno necessario in questo tempo sospeso, che vuole mandare un messaggio universale di speranza attraverso i linguaggi della musica e della luce. Protagonisti del video sono le luci della città, la notte che si fa giorno, la musica, l’altezza che crea il senso del vuoto e della fragilità, ma che allo stesso tempo incarna simbolicamente una grande antenna dalla quale lanciare verso tutto il mondo, dal punto più alto della città, un augurio collettivo che possa arrivare la fine di questa terribile pandemia.
Ad esibirsi con Federico Mecozzi anche i suoi musicisti: Anselmo Pelliccioni (violoncello), Veronica Conti (violoncello), Cristian Bonato (produzione, synth, harmonium), Stefano Zambardino (pianoforte, synth), Massimo Marches (chitarra, synth), Tommy Graziani (percussioni). Il brano interpretato da Mecozzi e dai suoi musicisti è da oggi disponibile su tutte le piattaforme digitali.
“Proprio in questo buco della storia – ha commentato il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – in una evoluzione possibile dei prossimi giorni ancora più limitante di una vita normale, è necessario in ogni modo stringersi come comunità e provare a vedere un orizzonte e una luce. Beethoven considerava la musica come l’arte più nobile ed elevata per poter esprimere l’inesprimibile. Come oggi, dove immaginare speranza sembra quasi impossibile. Beethoven scrisse questa musica quando ormai era completamente sordo, e questo, invece di abbatterlo, lo ha spinto a scrivere una musica, diventata l’inno d’Europa, che trasmette forza e umanità. Oggi che siamo tutti fragili, colpiti al cuore, Rimini vuole mandare un semplice messaggio. “Sl’è nota us’ farà dè”. Prendiamo il messaggio che i nostri vecchi, cioè le nostre radici, cioè la nostra terra, ci hanno trasmesso anche in tempi di rovina e distruzione: provare a tenere duro è un modo per provare a uscirne insieme. Un messaggio di fratellanza e solidarietà in questo tempo sospeso”.
A questi link potete trovare il video
https://www.youtube.com/watch?v=pbhZo_Indus&feature=youtu.be