Con il termine Generazione Z si indicano tutti coloro che, nati tra il 1996 e il 2010, non hanno mai conosciuto un mondo senza tecnologia, catapultati fin da subito in un ambiente totalmente digitale.
Se tutto ciò può far pensare ad una quantità enorme di benefici da sfruttare, è bene ricordare come dietro i device tecnologici si nascondano anche numerose insidie da saper riconoscere e affrontare.
Il fenomeno dei cyber attacchi è sempre più frequente, come testimoniato da una ricerca condotta in Italia da Changes Unipol, che sottolinea come questa generazione di ragazzi siano le vittime predilette dagli hacker con una percentuale del 32%.
Tra i rischi percepiti in modo più netto da questa generazione troviamo al primo posto il furto d’identità e la clonazione della carta di credito, mentre viene sorprendentemente sminuito il problema legato al cyberbullismo.
Il contesto della pandemia poi, con l’introduzione della didattica a distanza (DaD) e tutti gli altri strumenti volti a permettere il percorso scolastico da remoto, hanno incrementato la vulnerabilità informatica.
Una formazione scolastica fin dalle scuole primarie volta a far conoscere i rischi del digitale appare la soluzione più efficace per contrastare questo problema.
Anche la sola introduzione di argomenti di base (privacy, uso responsabile di Internet ecc.) può essere una buona alternativa per affiancare la sicurezza personale al semplice insegnamento culturale. Successivamente dalla scuola secondaria si potranno suggerire e intraprendere corsi approfonditi per imparare a conoscere il phishing, i furti d’account e tutte le tecniche di prevenzione.
La scuola stessa necessita di un software di sicurezza più appropriato, dal momento che negli ultimi tempi il settore Education/Research è stato quello a registrare il volume più alto di attacchi.
Studenti, genitori e scuole sono infatti obiettivi allettanti per gli hacker, a causa dei tantissimi dati che mettono a disposizione come libretti online, e-mail e le piattaforme di studio online appunto.
Fin dalla giovane età, è importante inoltre per ciascun ragazzo adottare dei comportamenti preventivi immediati ma sicuri in grado di tutelarli come, ad esempio, l’uso di password divertenti, l’avvio di aggiornamenti automatici per evitare bug, l’utilizzo di diversi codici d’accesso per i vari dispositivi.
La formazione in ambito informatico deve essere in continuo aggiornamento e istituti scolastici con operatori della cyber security rivestono un ruolo fondamentale per portare avanti questa missione educativa.