Il gruppo regionale della Lombardia del Partito Democratico ha presentato una proposta di legge per regolare l’utilizzo dei chatbot elaborata con l’aiuto di un docente universitario e della stessa intelligenza artificiale ChatGPT. L’obiettivo è quello di definire l’utilizzo di questi strumenti a tutti i livelli, anche locali, e di tutelare la privacy degli utenti. Il testo prevede anche la creazione di un Osservatorio per monitorare l’utilizzo dei chatbot.
“Vogliamo stimolare un dibattito che deve essere anche regionale”, ha dichiarato il consigliere PD Samuele Astuti, definendo la proposta di legge una “provocazione”.
“È una provocazione” ha chiarito il consigliere Samuele Astuti, promotore dell’iniziativa “che mira ad esempio a definire delle linee di indirizzo per l’uso dei chatbot”.
Il docente universitario Luca Mari, che ha collaborato alla stesura della proposta di legge, ha definito l’istituzione dell’Osservatorio un “ottimo suggerimento” poiché strumenti come i chatbot “senza accompagnamento sociale rischiano di diventare un amplificatore di differenze”.
Il capogruppo del PD in Lombardia, Pierfrancesco Majorino, ha sottolineato che “siamo di fronte a una grande rivoluzione, un salto d’epoca che ci vede coinvolti”, pertanto ritiene che la regione debba fare la propria parte e porsi la domanda sull’utilizzo dei chatbot.
In sintesi, la proposta di legge avanzata dal PD in Lombardia vuole garantire la trasparenza e la tutela dei diritti degli utenti nell’utilizzo dei chatbot, strumenti che stanno diventando sempre più diffusi in tutti i settori della vita contemporanea. Si tratta di un tema di grande attualità che richiede una profonda riflessione e un dibattito ampio e trasversale.
(S.F.)