Sono diversi gli aspetti con cui la tecnologia cambierà il futuro prossimo: tra queste si notano l’attenzione alla sostenibilità digitale, il cloud computing e la digital regulation.
Tecnologia e decarbonizzazione hanno un rapporto ambivalente: se da un lato la prima è un fondamentale strumento a supporto della seconda, è innegabile che il digitale abbia anche un impatto negativo sull’ambiente. Inoltre, sarà imposta alle aziende una maggiore informazione ai consumatori sull’impatto ambientale dei servizi che offrono al mercato. Le questioni socio-ambientali si traducono ormai in scelte politiche ed economiche.
Un numero crescente di aziende sta aumentando i propri sforzi per implementare pratiche più sostenibili, adottando modelli “green” e incorporando azioni concrete nelle strategie a lungo termine.
Il cloud computing offre chiari vantaggi per la trasformazione digitale di un’azienda, grazie alla possibilità di creare un ambiente di lavoro moderno, rimuovendo le barriere fisiche e consentendo ai dipendenti di lavorare da qualsiasi luogo con facilità, di accedere virtualmente a dati e contenuti, di incontrarsi e collaborare virtualmente.
L’adozione di un modello di business basato sul cloud è uno degli aspetti più significativi della trasformazione digitale, poiché aiuta l’azienda a migliorare in termini di efficienza, scalabilità e flessibilità.
Una particolare attenzione dovrà, inoltre, essere data alle minacce del quantum computing. Se si prende, infatti, in considerazione la sfera della sicurezza delle informazioni online si può notare che grazie al rapido avanzamento nella potenza di calcolo dei computer quantistici, i sistemi informatici del futuro consentiranno la decrittazione dei dati ad oggi protetti da algoritmi di crittografia tradizionali. A quel punto, le elevate prestazioni dei computer quantistici renderanno meno affidabili gli attuali standard di crittografia e di sicurezza online delle aziende, che diventeranno sempre più soggette al rischio di attacchi informatici che potrebbero compromettere la loro proprietà intellettuale e i dati più sensibili.
Ne consegue che l’aggiornamento costante e periodico dell’adeguatezza delle misure di sicurezza sarà sempre di più parte integrante dell’agenda di società private ed enti pubblici.
Gli eventi di guerra tra Russia e Ucraina hanno riportato all’attenzione pubblica il tema della sicurezza digitale. Nel 2022 il conflitto è reale, ma anche virtuale: a essere nel mirino dei cyber attacchi sono sia le infrastrutture pubbliche che quelle private.
Crescono inoltre le proposte normative legate all’utilizzo della tecnologia: in ambito legale, questo si traduce in un maggiore coinvolgimento delle autorità di regolamentazione, non solo quelle dedicate alle comunicazioni, concorrenza e mercato e alla protezione dei dati. Anche i regolatori in materia finanziaria, energetica, trasporti avranno infatti sempre più a che fare con questioni derivanti dalla digitalizzazione dei servizi e della gestione dei dati (non solo personali) che vengono prodotti, rendendo necessario un approccio coordinato delle varie autorità (e non solo a livello nazionale).
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