Lorenzo Positano è Managing Director e Partner di BCG. Dopo essersi laureato in Ingegneria gestionale all’Università degli Studi di Napoli Federico II e aver conseguito un master in finanza, ha lavorato in Accenture (società irlandese operante nel settore della consulenza strategica), è diventato Junior partner di McKinsey & Company (società internazionale di consulenza manageriale), per poi approdare, nel 2015, nella multinazionale statunitense Boston Consulting Group.
Con lui ci siamo confrontati sulle applicazioni e l’impatto che le nuove tecnologie come Intelligenza artificiale e Metaverso hanno nel sistema sanitario e in altri settori cruciali.
- Dottor Positano, quali sono le prossime sfide riguardanti Metaverso e sanità che lei e Boston Consulting Group dovrete affrontare, e gli obiettivi che volete raggiungere?
Il nostro compito, come BCG e come consulenti strategici è quello di supportare le aziende attive nel mondo del healthcare ad utilizzare le nuove tecnologie, come il metaverso, al meglio per rendere le cure più efficaci ed efficienti. Anche se il metaverso è ancora nelle sue fasi iniziali di sviluppo, la maggior parte dei settori dell’assistenza sanitaria ne sta già sperimentando l’impatto. Il rapido avanzamento della tecnologia e la crescente adozione suggeriscono cambiamenti significativi in arrivo. Gli attori attivi nel settore sanitario devono determinare ora come si impegneranno con questi sviluppi. Dovrebbero iniziare con la comprensione della gamma di casi d’uso già presenti sul mercato, nonché di quelli in fase di sviluppo, e quindi definire la loro visione su come queste tecnologie di prossima generazione possano apportare benefici a loro e ai loro pazienti. Su queste basi, possono decidere dove investire strategicamente e come dare priorità allo sviluppo dei propri casi d’uso in modo da poter evolversi con il mercato anziché seguirlo.
- Quali crede siano le applicazioni più importanti delle tecnologie del Metaverso nella sanità?
Per molti il metaverso evoca il mondo del gaming e dell’intrattenimento, ma le tecnologie che utilizza hanno oggi usi reali nell’assistenza sanitaria. Questi includono: realtà estesa o Xr (realtà aumentata o Ar, realtà virtuale o Vr e realtà mista o Mr), tecnologie e applicazioni Web3, come blockchain, risorse virtuali e M-worlds (i “luoghi” virtuali dal vivo in cui gli utenti si riuniscono e creano contenuti).
La maggior parte dei casi d’uso identificati (70% delle aziende, 90% dei finanziamenti) utilizza una qualche forma di realtà estesa. Alcuni esempi di utilizzo sono la realtà aumentata presso i maggiori ospedali internazionali come il Johns Hopkins e la Mayo Clinic per la preparazione e l’esecuzione degli interventi chirurgici alla colonna vertebrale. Casi di realtà estesa nel campo della fisioterapia sono invece XRHealth e GestureTek Health, mentre Sympatient offre un trattamento dell’ansia basato sulla realtà virtuale che affronta l’agorafobia, la fobia sociale e i disturbi di panico. Esistono poi diverse app che forniscono supporto alla mediazione guidata.
- Quali i più importanti benefici? E quali, se ci sono, i fattori di rischio più preoccupanti?
I benefici più importanti sono:
- Migliorare l’accesso alle cure collegando pazienti e fornitori di servizi sanitari indipendentemente dalla loro ubicazione
- Migliorare l’accuratezza della diagnostica e la qualità della chirurgia con tecnologie avanzate
- Riduzione dei costi nell’erogare le cure, nella formazione medica e nella gestione dei dati
- Apertura di nuove possibilità di archiviazione, condivisione e accesso ai dati (pazienti, sinistri e fornitore)
- Migliorare l’esperienza dei pazienti e degli assicurati e diversificare i ricavi con nuove offerte
- Riduzione dei costi operativi razionalizzando funzioni quali reclutamento, formazione, sviluppo e pagamento
I fattori di rischio sono connessi principalmente alla velocità di adozione: solo il 17% dei fornitori e il 6% dei clienti ha iniziato a sviluppare o sta sviluppando dei programmi pilota. La maggior parte deve ancora definire una visione e adottare una strategia dedicata all’implementazione di queste tecnologie.
- È, in generale, ottimista riguardo l’utilizzo di queste nuove e rivoluzionarie tecnologie all’interno del sistema sanitario, così come in molti altri settori cruciali?
Sì, lo sono. Secondo una ricerca di BCG, la stragrande maggioranza degli attori del settore del healthcare si aspettano che il loro coinvolgimento nel metaverso aumenti nei prossimi anni.
Attualmente stiamo passando dalla prima fase di sviluppo, il periodo di sperimentazione iniziale, alla fase 2 dei prossimi cinque anni, che sarà definita dall’adozione più ampia dei casi d’uso attuali e dall’emergere di nuove applicazioni. La fase 3 (il decennio successivo) vedrà lo sviluppo di casi d’uso più avanzati e la diffusione sistematica di tecnologie del metaverso nella maggior parte delle aree del sistema sanitario.
F. S.