Banca d’Italia vigila per limitare i rischi di una diffusione incontrollata delle cripto-attività. A tal proposito, Ignazio Visco, Presidente della Banca d’Italia ha dichiarato: “Abbiamo informato i cittadini italiani sui pericoli legati a quelle attività digitali che, per loro natura, hanno un valore instabile e possono anche favorire operazioni illecite”.
Il bitcoin è infatti balzato del 3,49% a 66.245, dopo il massimo storico a 67.016 dollari, alimentato da un’ondata di acquisti in seguito al primo Etf statunitense legatso alla criptovaluta. Mentre le stablecoin sono un tipo di monete virtuali che si prefiggono di mantenere un valore stabile nel tempo. Visco ha aggiunto: “Stiamo contribuendo al negoziato per la definizione di un quadro normativo europeo che preveda, tra l’altro, diritti di redimibilità e regole volte a garantire la capacità dell’emittente di soddisfare richieste di rimborso senza ricorrere a vendite improvvise di titoli”.
Sul tema interviene anche il presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana), Antonio Patuelli, sottolineando: “Le nuove normative internazionali, europee e nazionali non debbono complicare ulteriormente i già assai gravosi impegni delle banche. Basilea 3+ deve essere recepita in modo omogeneo nelle varie parti d’Europa. Apprezziamo la lungimiranza, la saggezza e l’equilibrio della Bce nella costruzione dell’Euro digitale che sarà una nuova frontiera di progresso”.
Quanto alla tecnologia nel settore, aggiunge: “Le innovazioni rappresentano grandi occasioni da cogliere, ma vanno gestiti i rischi di pirateria informatica, che sta crescendo in una guerra senza confini. Le banche in Italia sono impegnatissime per la legalità anche cibernetica e contro ogni forma di riciclaggio. L’istituenda nuova Autorità europea antiriciclaggio potrà trovare in Italia la sua più idonea sede”.