“È morto un protagonista dell’impresa e della storia italiana di mezzo secolo. Un protagonista assoluto delle sfide epocali della radiotelevisione, un sistema d’impresa solido, competitivo, innovativo”, ha commentato Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni, alla notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi. “Il polo privato di carattere generalista che il Cavaliere ha fondato è oggi una televisione nazionale proiettata anche su sfide europee” – si legge nel comunicato stampa pubblicato nei giorni scorsi da Confindustria Radio Televisioni.
La strategia comunicativa di Berlusconi è stata curata per anni dal suo spin doctor Luigi Crespi, che gli ha consigliato di stipulare il famoso “contratto con gli italiani” nel 2001, un documento che è stato riproposto praticamente identico diciassette anni dopo. Tuttavia, molte delle scelte comunicative di Berlusconi sono state guidate dal suo istinto, dalle sue abilità retoriche e dalle sue esperienze passate. Questo approccio gli ha permesso di connettersi in modo empatico con il pubblico e di trasformare il linguaggio politico italiano.
Berlusconi ha portato il mondo della televisione in politica molto prima che accadesse il contrario. Sin dalla sua discesa in campo nel 1994, ha utilizzato termini come “amo”, “radici” e ha fatto riferimento al padre, dando inizio a un nuovo modo di fare propaganda basato sulla sfera sentimentale. Questo è stato l’inizio del “berlusconese”, una lingua che ancora oggi permea la scena politica nazionale. Il suo linguaggio si è evoluto nel corso degli anni, adattandosi ai cambiamenti e ai suoi avversari, ma Berlusconi ha sempre avuto la capacità di pronunciare frasi ad effetto e di influenzare i giornalisti con titoli che sarebbero stati riportati ovunque.
Berlusconi è stato maestro nelle iperboli. Inoltre, ha utilizzato il termine “miracolo” per descrivere il modo in cui ha “illuminato” l’Italia negli anni ’80 con le sue televisioni. Questo termine ha caratterizzato i suoi manifesti elettorali del 1994 e ha continuato a essere utilizzato fino alle ultime elezioni politiche, rappresentando il suo sogno di realizzare un nuovo miracolo italiano.
Tutte le testate giornalistiche italiane e internazionali hanno dedicato un pensiero di commemorazione per Silvio Berlusconi. Tra queste MediaDuemila Osservatorio TuttiMedia, che ha ri-condiviso una vecchia intervista rilasciata da Berlusconi nel 2009, dove egli descriveva l’evoluzione e l’impatto di Internet negli ultimi anni.
Il mondo della comunicazione perde un protagonista inarrivabile e un precursore geniale, che ha profondamente innovato strumenti, stili comunicativi e costumi.