La sfida della “cicatrice francese” è solo l’ultimo esempio di questa inquietante tendenza. Il tema della protezione dei dati personali dei minori online, in relazione all’accesso ai social network, rappresenta un’importante questione giuridica che deve essere affrontata con soluzioni tecniche e organizzative adeguate, come l’age verification, ovvero il controllo dell’età per accedere ai social network.
Tuttavia, nonostante gli sforzi dei grandi player, i tentativi attuali di age verification appaiono ancora troppo deboli. Una volta che il minore ha raggiunto l’età prevista per accedere ai social, si pone il problema di quali tipi di contenuto possa visionare e di come proteggerlo da contenuti potenzialmente dannosi.
La tecnologia non è buona né cattiva di per sé, ma rappresenta uno strumento che richiede una corretta ed equilibrata gestione. È importante educare i minori all’utilizzo consapevole dei social network, attraverso campagne pubblicitarie e informative per favorire la sicurezza online anche ad uso dei più piccoli.
Il fenomeno delle challenge rappresenta solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che richiede una maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai genitori e dagli educatori.
La percezione dei pericoli della rete da parte degli adulti e dei ragazzi appare spesso distorta, e occorre sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di adottare comportamenti virtuosi per una corretta gestione dei social network e della tecnologia in generale.
(F.S)