La crisi economica causata dall’epidemia da Covid-19 ha incrementato drammaticamente le richieste d’aiuto da parte delle famiglie italiane, che ormai a fine mese non ci arrivano più.
Mettere il piatto a tavola non è più una pratica così banale e le file fuori le mense e la Caritas sono aumentate e continuano ad aumentare giorno dopo giorno.
Sul territorio milanese cresce ogni giorno il numero delle persone che si rivolgono alla Onlus “Pane Quotidiano” per avere un pasto caldo e sempre più spesso si tratta proprio di italiani, vittime della crisi economica.
Sono più di tremila i pasti caldi che quella Onlus distribuisce ogni giorno ai cittadini in difficoltà e questo dato rappresenta un fattore allarmante, al punto che spesso le troppe richieste non riescono ad essere soddisfatte.
La scena drammatica delle persone che si scontrano per accaparrarsi l’ultimo pezzo di pane caduto a terra è solo l’apice di una situazione che l’Italia non riesce più a sostenere. Il lavoro della Onlus termina solo quando la fila del mattino si esaurisce ma purtroppo le persone continuano ad arrivare anche dopo la chiusura. Grazie al supporto di oltre 150 aziende e alle donazioni di 5000 cittadini milanesi, sono garantite le forniture di generi di prima necessità, che però non bastano mai.
Luigi Rossi, vicepresidente della Onlus, ha recentemente affermato: “La crescita delle difficoltà con l’emergenza sanitaria è impressionante, soprattutto a causa della perdita del lavoro negli ultimi cinque-sei mesi. Molti lavoratori fragili, spesso in nero, hanno pagato per primi le ondate di lockdown”.
Situazioni simili si sono viste, purtroppo, anche nel resto d’Italia. A Genova, per esempio, sono state addirittura multate per assembramento le centinaia di persone che erano in fila per ritirare il pasto alla mensa dei poveri “VeriAmici”.
“Dopo le segnalazioni – ha spiegato il comandante dei carabinieri del capoluogo ligure, Gianluca Giurato – per diversi giorni siamo andati a sensibilizzare le persone dicendo loro di rispettare le norme anti-Covid. Ma nonostante tutto hanno continuato a non rispettare la legge e siamo dovuti intervenire”. Gli agenti hanno sanzionato diverse persone. Uno di loro è stato anche denunciato perché ha mentito dicendo di essere un minorenne.
Sulla vicenda è intervenuto anche don Giacomo Martino, direttore di Migrantes a Genova. “Uno dei motti delle forze di polizia è di proteggere e servire – ha ricordato -. La legge giusta va applicata guardando la situazione, altrimenti diventa ingiusta. In questo momento è necessario usare l’umanità e anche le associazioni se hanno bisogno di aiuto per gestire le emergenze devono chiedere aiuto. Le stesse istituzioni devono sporcarsi le mani con le associazioni, le devono coinvolgere di più. Solo così si può superare un momento duro per tutti, senza puntare il dito contro nessuno”.
La situazione peggiora quindi di giorno in giorno e sembra che dal tunnel non si riesca ad uscire. Gli italiani ormai hanno l’acqua alla gola e le istituzioni non sembrano in grado di fronteggiare quella che si profila come una vera e propria emergenza nell’emergenza.