Cosa sono, come proporli o partecipare, dove si trovano e chi li ha firmati: in una pagina web tutto quello che c’è da sapere sui cento Patti di collaborazione sottoscritti in questi anni dall’Amministrazione Comunale di Milano con i cittadini attivi, e su quelli futuri.
È online una nuova area del portale istituzionale del Comune dedicata alle intese civiche negli ambiti della cura e della rigenerazione urbana, delle piazze aperte, della pulizia da atti vandalici e graffiti, della creazione di giardini condivisi, di attività sociali, nella valorizzazione dei dati aperti e nell’assistenza spirituale. Nei fatti, tutti quegli accordi tra Comune e cittadini che hanno permesso di ridare vita a giardini, piazze e spazi urbani.
L’ultimo in ordine di tempo è quello che ha riguardato l’area sotto al cavalcavia Monteceneri Serra, tra le vie Plana e Bartolini: si chiama UnPark-Urban Nudging Park//FREESTYLE ed è un progetto del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’ARCI. L’impegno ha permesso di trasformare un’area di parcheggio in un contenitore di eventi sociali e culturali, accessibile per street sport e altre attività socio ricreative, grazie anche ad un’azione di co-design realizzata con i cittadini. Tutte le informazioni sul sito www.unpark.it.
I Patti di collaborazione sono buone pratiche rese possibili dalla sinergia tra i vari assessorati coinvolti e dalle realtà associative e di cittadinanza attiva presenti sul territorio. A Milano sono realtà da quando, nel 2018, l’Amministrazione comunale ha stilato le linee guida per la sperimentazione poi approdate, un anno dopo, nel “Regolamento sulla disciplina della partecipazione dei cittadini attivi alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei Beni Comuni urbani”.
Ad oggi, si contano 57 accordi di collaborazione firmati che riguardano 12 orti e giardini condivisi, 28 interventi di urbanistica tattica, 5 sulla cura e la rigenerazione urbana, 2 di rimozione vandalismo grafico, 3 di attività sportive, 2 di attività culturali, 5 di altro tipo. Sono inoltre 26 gli accordi in lavorazione – tra orti e giardini condivisi (9), urbanistica tattica (4), cura e rigenerazione urbana (12) e uno di altro tipo. Diciassette sono infine quelli sospesi, ovvero per i quali è stata avviata ma non conclusa la fase istruttoria. In totale, dunque cento patti di collaborazione che, dall’avvio della sperimentazione ad oggi, sono stati gestiti dall’ufficio preposto del Comune di Milano, cui i cittadini possono rivolgersi per avanzare proposte e ottenere assistenza.