Arrivano in parlamento due proposte di legge: la prima prevede l’emanazione di una legge annuale per il digitale; la seconda punta ad introdurre la trasparenza dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Rispetto alla prima proposta, la legge annuale per il digitale mira ad accelerare il progresso del settore nel solco del contrasto delle disuguaglianze.
L’obiettivo della seconda proposta punta a migliorare l’ambiente informatico, imponendo l’etichettatura dei contenuti creati tramite intelligenza artificiale e introducendo sanzioni per chi non rispetta l’obbligo.
La legge annuale sarebbe una legge di sistema che permetterebbe di portare avanti con ordine la transazione digitale, evitando vuoti normativi che potrebbero danneggiare gli utenti e richiedere futuri interventi.
Questa proposta di legge istituisce un Comitato per lo sviluppo digitale e la regolazione incaricato di presentare al governo una relazione annuale sullo stato dello sviluppo digitale del paese, sulla base della quale verrà formulata la legge annuale per il digitale.
Per quanto riguarda la seconda proposta di legge, quella sulla trasparenza dei contenuti generati da intelligenza artificiale, essa mira a rendere più facilmente riconoscibili immagini e video creati con strumenti di AI. Strumenti ormai in grado di realizzare contenuti quasi indistinguibili dagli originali, i cosiddetti deep fake, andando ad inquinare il settore dell’informazione e dando modo ai creatori di diffondere fake news e di ingannare facilmente l’opinione pubblica.
Il disegno di legge punta ad istituire l’obbligo per tutti i soggetti responsabili della creazione, pubblicazione e diffusione di contenuti generati tramite intelligenza artificiale di renderli immediatamente riconoscibili come tali, attraverso l’applicazione di etichette e filigrane.
Inoltre, per assicurare l’osservanza della norma, il disegno di legge affida all’Agcom il potere di applicare multe e sanzioni contro i soggetti che violano la suddetta legge.
C.L.