Il Garante per la protezione dei dati personali ha affermato che non è possibile monitorare la navigazione internet dei lavoratori in modo indiscriminato. Proprio sulla base di questo principio, il Comune di Bolzano è stato sanzionato per aver impiegato, da circa dieci anni, un sistema di controllo e filtraggio della navigazione internet dei dipendenti, con la conservazione dei dati per un mese e la creazione di apposita reportistica, per finalità di sicurezza della rete, senza averli informati adeguatamente a riguardo.
Nel provvedimento l’Autorità ha evidenziato che l’esigenza di ridurre il rischio di usi impropri della navigazione in Internet non può portare al completo annullamento di ogni aspettativa di riservatezza dell’interessato sul luogo di lavoro, anche nei casi in cui il dipendente utilizzi i servizi di rete messi a disposizione del datore di lavoro.
Per tali motivi è stata disposta una sanzione di 84 mila euro per l’illecito trattamento dei dati del personale da parte del suddetto Comune, il quale dovrà adottare inoltre misure tecniche e organizzative per rendere anonimo il dato relativo alla postazione di lavoro dei dipendenti, cancellare i dati personali presenti nei log di navigazione web registrati, nonché aggiornare le procedure interne individuate e inserite nell’accordo sindacale.
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