Abi Research, società di consulenza sul mercato tecnologico globale, ha classificato più di 80 fornitori di telecomunicazioni in base a due aree chiave: implementazione e impatto. La valutazione ha fornito una visione a matrice dell’ecosistema di aziende che possono supportare al meglio gli operatori nel loro percorso verso una crescente sostenibilità.
La sostenibilità è sempre più una bussola per business. Per questo motivo le telco, ovvero le aziende che fanno parte del comparto italiano delle telecomunicazioni, sono state valutate sul tema delle reti mobili sostenibili. Sono state fornite indicazioni per aiutare i fornitori di servizi di Tlc a decidere in quali tecnologie investire e con chi collaborare nonché sono state indicate alcune best practice ai fornitori di apparecchiature per le telecomunicazioni.
Sono numerose le azioni chiave che le telco dovranno intraprendere per ridurre il loro impatto complessivo in termini ambientali. Tra queste le principali sono: passare alle energie rinnovabili per l’acquisto di elettricità, migrare al 5G, sostituire il rame con la fibra, investire in tecnologie massive Multiple-Input, Multiple-Output (Mimo) di ultima generazione, implementare principi di eco-design (ad esempio, leggerezza, riparabilità e durata dei dispositivi) e acquistare apparecchiature di rete ad alta efficienza energetica, implementare software abilitati all’intelligenza artificiale in tutta la rete, spostare le apparecchiature delle stazioni base all’aperto, aumentare l’impegno e la responsabilità dei fornitori.
Secondo la ricerca “Sustainability Assessment: Telco technology suppliers” sono dieci le aziende classificate come leader nello sviluppo sostenibile. I business tecnologici sono stati valutati in riferimento a sei categorie di obiettivi: energia rinnovabile, aggiornamenti della rete, efficienza energetica, smaltimento dei rifiuti ed economia circolare, edifici e veicoli ecologici, reporting e governance. Al primo posto si piazza Ericsson seguita da Nokia e Huawei; nella top ten ci sono a seguire Zte, Samsung, Intel, Nec, Qualcomm, Mavenir e Cisco.
In quanto a impatto Ericsson è in cima alla lista dei fornitori anche per i suoi obiettivi di emissioni zero. L’azienda ha infatti primeggiato nella valutazione complessiva per quanto riguarda le tematiche relative alle reti, al business sostenibile e nelle principali categorie RAN (radio access network), tra cui Massive MIMO, 5G RAN, software AI-driven e Antenne. La società è determinata a dimezzare le emissioni della sua catena del valore entro il 2030 e a raggiungere l’obiettivo emissioni nette zero entro il 2040.
(C.D.G.)