Scarsa attenzione alla tutela dei minori, verifica della reale età degli iscritti, poca trasparenza nelle informazioni rese agli utenti: queste sono alcune delle principali violazioni che, qualche tempo fa, il Garante per la protezione dei dati personali aveva contestato al social TikTok, utilizzato prevalentemente da adolescenti.
L’istruttoria era stata avviata a marzo ed aveva messo in luce una serie di trattamenti di dati effettuati dal social che apparivano non conformi al quadro normativo vigente in materia di protezione dei dati.
Era stata contestata a TikTok principalmente la modalità di iscrizione al social, che non tutelava i minori: il divieto di iscrizione sotto i 13 anni infatti era facilmente aggirabile utilizzando una data di nascita fasulla, senza che nessuno potesse verificare realmente il dato.
Nelle ultime settimane si è inoltre sentito parlare delle tragiche vicende di morti di minori causate da challange e provocazioni sulla piattaforma: l’allarme è scattato su un duplice fronte. Se da un lato si evince l’impellente necessità di impedire ai minori di 13 anni l’iscrizione al social, dall’altro lato si vuole promuovere una tipologia di contenuti più pulita e meno pericolosa.
Il social per tale motivo ha deciso che adotterà misure per bloccare l’accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell’età. Inoltre, lancerà una campagna informativa per sensibilizzare genitori e figli.
La novità è stata comunicata dalla piattaforma stessa al Garante della privacy, dopo il provvedimento di blocco che era stato imposto nei giorni precedenti.
A partire quindi dal 9 Febbraio, dando attuazione alle richieste del Garante, Tik Tok bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà di indicare di nuovo la data di nascita prima di continuare ad utilizzare l’app. Una volta identificato un utente al di sotto dei 13 anni, il suo account verrà rimosso. Per identificare con ragionevole certezza gli utenti sotto i 13 anni, successivamente a questa prima verifica, la società si è impegnata a valutare ulteriormente l’uso di sistemi di intelligenza artificiale. Poiché l’individuazione di tali soluzioni richiede un bilanciamento tra la necessità di accurate verifiche e il diritto alla protezione dei dati dei minori, la società si è impegnata ad avviare con l’Autorità garante della privacy dell’Irlanda – paese nel quale la piattaforma ha il proprio stabilimento – una discussione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
A seguito dell’intervento del Garante, dal 25 gennaio Tik Tok ha anticipato l’introduzione direttamente nell’app di un pulsante che permette agli utenti di segnalare rapidamente e facilmente altri utenti che sembrano avere meno di 13 anni. Tutto ciò sarà in aggiunta alle attuali misure esistenti. TikTok si è anche impegnata a duplicare il numero dei moderatori di lingua italiana dei contenuti presenti sulla piattaforma.
Inoltre, Tik Tok lancerà una campagna informativa sia sulla app che su altri canali. Sulla app, la società invierà notifiche push agli utenti prima di bloccarli, e li informerà sul requisito dell’inserimento dell’età. Verranno pubblicati anche dei banner per fornire link con informazioni sugli strumenti di sicurezza e su come cambiare le impostazioni del profilo da “pubblico” a “privato”. Sul web e sulla carta stampata la campagna si rivolgerà specificamente ai genitori, ribadendo, tra l’altro, il limite di età per l’iscrizione alla piattaforma.
Infine, a beneficio degli utenti minori, Tik Tok migliorerà il riassunto della propria Informativa Privacy sull’app per gli utenti minori di 18 anni, in modo tale da spiegare, in modo accessibile e coinvolgente, i tipi di dati che raccoglie e come essi vengono trattati.