Dopo due lunghe stagioni di chiusura, dal 29 ottobre al 13 maggio, torna rinnovata e con molte novità, la nuova stagione sinfonica de La Toscanini, che alla 46esima edizione lancia l’importante messaggio di una ‘musica per tutti’ e soprattutto ‘necessaria’, anche alla luce dell’esperienza effettuata durante la pandemia, che diventa manifesto esplicito del nuovo modus operandi del sovrintendente Alberto Triola.
Direttori e solisti di fama internazionale, il direttore principale Enrico Onofri, il direttore ospite Kristjan Järvi (di origine estone e naturalizzato statunitense) e due nuove residenze, della compositrice Silvia Colasanti (in foto, di Barbara Rigon) e del Coro Universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, arricchiranno il programma, che prevede 11 i Concerti sinfonici, 7 del Salotto Toscanini e 4 della Gazzetta.
Saranno cinque le produzioni liriche, con 27 recite in molte città dell’Emilia-Romagna. Per la prima volta la rassegna assume infatti una dimensione diffusa, portando la sua musica in altre città della regione- piazze per la maggior parte inedite – quali Forlì, Imola, Cattolica e Faenza e anche nella vicina Lombardia. La prima di ogni concerto si svolgerà a Parma (il venerdì sera), e la replica o le repliche nel territorio. Tre concerti vedranno la Filarmonica Toscanini impegnata a Cremona, a Pavia e al Teatro degli Arcimboldi di Milano, primo di una serie di appuntamenti che si ripeteranno di anno in anno. I concerti continueranno ad essere trasmessi anche in streaming, come avvenuto durante la pandemia, collegando la musica per tutti anche a livello internazionale.
Tra le novità anche l’introduzione di laboratori musicali per bambini, in concomitanza con gli spettacoli, per consentire ai genitori di ascoltare i concerti in tranquillità. Inoltre verranno istituite le navette dai comuni limitrofi per consentire agli abbonati e ai residenti di raggiungere il teatro a Parma, in un’ ottica di servizio e anche di sostenibilità ambientale.
La stagione è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Parma, dalla Provincia di Parma, dalla Fondazione Cariparma, dalla Fondazione Monte Parma e da numerosi sponsor.