Confronto epico al Senato americano, dove si sta svolgendo uno scontro diretto tra i titani dell’hi-tech statunitense e i difensori dei diritti e della privacy. I CEO di Meta, TikTok, Snapchat, Discord e X hanno affrontato nei giorni scorsi un’audizione ad alto livello davanti alla commissione giustizia, rispondendo a una serie intensa di domande sulla sicurezza online dei minori. In particolare, sono stati interrogati sulle misure adottate dalle loro società e piattaforme per proteggere bambini e adolescenti.
Quello che realmente i colossi hanno fatto e investito per impedire ai minori l’accesso alle loro piattaforme lo stabilirà il Congresso, per cui non sarà certo facile trovare una possibile soluzione a un problema che in realtà sembra ben più complesso di quanto sia immaginabile semplificare, richiedendo ai big di rinunciare a parte dei loro profitti, investendo in sistemi di controllo più strutturati a favore della sicurezza dei più fragili.
I senatori hanno interrogato i cinque più importanti dirigenti tecnologici del Paese sui modi in cui le piattaforme online hanno consentito la diffusione di materiale pedopornografico, esposto i giovani a danni fisici e consentito l’estorsione nei confronti degli utenti Internet più giovani.
I membri della Camera Alta hanno ripetutamente chiesto di abrogare o riformare la legge, sezione 230 del Communications Decency Act, che protegge le piattaforme da molte azioni legali sui contenuti pubblicati dai loro utenti, spiegando che la misura rende impossibile per le vittime dello sfruttamento online chiedere giustizia.
C.L.