Dopo X e Meta, Bruxelles richiama anche TikTok sulla diffusione di fake news e contenuti illegali.
In una lettera indirizzata al ceo del social cinese, Shou Zi Chew, il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, ha avvisato che “TikTok ha l’obbligo particolare di proteggere i bambini e gli adolescenti dai contenuti violenti e dalla propaganda terroristica”.
Anche il social cinese ha ricevuto un ultimatum di 24 ore per rispondere alle contestazioni Ue, illustrando la sua strategia per frenare la disinformazione.
Sulla questione è intervenuta direttamente anche la ceo di X, Linda Yaccarino. La piattaforma, ha rimarcato, ha segnalato o rimosso “decine di migliaia” di post. In merito al richiamo fatto ad X (ex Twitter), la Commissione europea ha ricevuto la risposta del social. La conferma è arrivata dallo stesso commissario Breton.
Adesso il compito di analizzare la risposta e decidere “i passi successivi” spetta ai funzionari incaricati dell’applicazione del Digital Service Act, norma Ue relativa alla moderazione dei contenuti online.
C.L.
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