L’EuroQci si presenta fin da subito come pilastro della nuova strategia di sicurezza informatica dell’UE per i prossimi decenni.
Come riportato dal sito ufficiale dell’Unione Europea, l’iniziativa EuroQci nasce con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura di comunicazione quantistica sicura in grado di coprire l’intera UE. L’internet quantistica permetterebbe di condividere dati e informazioni in modo protetto da potenziali attacchi. L’EuroQci ha come obiettivo primario quello di salvaguardare le istituzioni governative europee, i loro centri dati, gli ospedali, le reti energetiche e altro ancora.
Lo sviluppo delle tecnologie necessarie per realizzare l’EuroQci potenzierà le capacità scientifiche e tecnologiche dell’Europa nel campo della sicurezza informatica e delle tecnologie quantistiche. Inoltre, migliorerà la sovranità digitale e la competitività industriale dell’Europa. L’EuroQci comprende un segmento spaziale basato su satelliti e un segmento terrestre basato su reti di comunicazione in fibra che collegano siti strategici a livello nazionale e transfrontaliero. Quindi è in grado di collegare le reti nazionali di comunicazione quantistica in tutta l’UE, fornendo una copertura globale.
Alla base di tale infrastruttura vi è la Quantum Key Distribution (QKD), un protocollo che grazie alle leggi della fisica quantistica fornisce dati in sicurezza perché rileva l’intrusione di un potenziale tentativo di intercettazione e blocca eventuali minacce.
Dal giugno 2019, tutti i 27 Stati membri dell’UE hanno aderito al progetto, firmando la Dichiarazione sull’infrastruttura europea di comunicazione quantistica (EuroQci). L’intento dell’UE è rendere l’infrastruttura pienamente operativa entro il 2027.
I Paesi partecipanti stanno iniziando a progettare e costruire reti nazionali di comunicazione quantistica. Essi pianificano collegamenti transfrontalieri con altre reti che opereranno a livello terrestre e nello spazio.
Nel 2021-2022, il programma Digital Europe ha finanziato il sostegno per:
– lo sviluppo di dispositivi e sistemi QKD europei
– lo sviluppo e l’implementazione di reti nazionali di comunicazione quantistica
– un’infrastruttura in grado di certificare i dispositivi, le tecnologie e i sistemi QKD che saranno utilizzati nell’EuroQci.
Nel 2022-2023, al fine di collegare l’intera Europa, sarà finanziato il sostegno ai collegamenti transfrontalieri tra le reti nazionali di comunicazione quantistica.
Già nel 2021, durante la riunione dei ministri del G20 sulla digitalizzazione a Trieste, era stata eseguita una prima dimostrazione pubblica di Quantum Key Distribution : Italia, Croazia e Slovenia erano state collegate attraverso una rete quantistica in fibra ottica.
Data la buona riuscita di questo esperimento, a dicembre 2022 si è inaugurata la prima rete quantistica inter-europea EuroQci : Triste è stata collegata stabilmente a Fiume con un unico collegamento in fibra di 100 chilometri, e a Lubiana con un nodo di ripetizione a Postumia, costituito da una coppia ricevitore-trasmettitore QKD (trusted node). Il ricevitore legge i fotoni, ricostruisce la chiave e la trasmette sul collegamento adiacente. In questo modo un link QKD viene collegato al successivo fino a realizzare una rete estesa.
Queste chiavi quantistiche (QKD) costituiscono una forma di crittografia altamente sicura.
La rete è stata realizzata grazie all’Università di Trieste, al gruppo Quantum Communications dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr di Firenze, alla Technical University of Denmark (DTU) e all’Università di Firenze che sta sviluppando il “Quantum FVG”, progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Facoltà di Matematica e Fisica dell’Università di Lubiana, dall’Istituto Ruder Bošković e dalla Facoltà di Scienze dei Trasporti e del Traffico di Zagabria. La realizzazione tecnica della rete è stata curata da QTI srl, spin-off del Cnr e società partecipata Telsy, con il supporto di TIM, Sparkle, Telekom Slovenije, OIV – Digital signals and networks, Stelkom e Lightnet che hanno fornito l’infrastruttura in fibra ottica. I finanziamenti per l’EuroQCI sono forniti dal programma Digital Europe e CEF Digital (Connecting Europe Facility), oltre che da Horizon Europe, dall’ESA e da fondi nazionali, tra cui il RRF (Recovery and Resilience Facility – Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza).