Un gruppo di 200 musicisti, tra cui le ben note Billie Eilish, Katy Perry e Nicki Minaj, hanno firmato un appello contro l’uso irresponsabile dell’Intelligenza Artificiale nella produzione musicale. In una lettera aperta rivolta alle aziende tecnologiche e agli sviluppatori, gli artisti chiedono di preservare la creatività umana e di non comprometterla con strumenti di generazione musicale AI.
Questo appello non è un atto di ostilità verso il progresso tecnologico, ma piuttosto una richiesta di responsabilità nell’uso dell’AI per evitare di danneggiare la creatività degli artisti. L’abuso dell’Intelligenza Artificiale minaccia la privacy, le identità e la musica stessa degli artisti, con alcune grandi società che utilizzano il lavoro altrui per addestrare modelli di AI senza alcuna autorizzazione. Anche le tecnologie dei deepfake stanno diventando sempre più avanzate, creando ulteriori preoccupazioni per i creativi.
I modelli di Intelligenza Artificiale generano nuova musica, opere d’arte e scritti basandosi sull’addestramento su vasti dataset di opere esistenti, da cui è quasi impossibile ottenere la rimozione delle proprie creazioni. La prospettiva di questo scenario è definita “catastrofica” dalla lettera degli artisti.
Storicamente, i musicisti hanno subito le conseguenze negative dell’evoluzione tecnologica, dall’accesso gratuito alla musica attraverso il file-sharing allo streaming che non soddisfa le aspettative di compensi. Nonostante gli sforzi per ottenere pagamenti migliori per lo streaming, il tasso medio di royalty rimane molto basso.
Anche gli autori hanno sollevato preoccupazioni simili riguardo all’AI generativa, con migliaia di scrittori che denunciano l’uso improprio dei loro lavori protetti da copyright come input per i sistemi AI, senza alcun compenso.
M.T.