Il Ministero dell’Interno ha proposto uno schema di decreto all’interno del progetto “Polis-case di servizi di cittadinanza digitale”, per cui i certificati disponibili nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) potranno essere rilasciati anche dagli sportelli di Poste Italiane.
Dal momento che si è nel campo della gestione su vasta scala di informazioni personali, il Ministero ha stabilito che gli sportelli postali in questione dovranno adottare specifiche misure tecniche e organizzative per garantire la sicurezza e la tutela dei dati personali.
Su queste misure si è espressa positivamente l’Autorità per la protezione dei dati, che nella newsletter del 27 novembre 2023 ha dichiarato come queste rispecchino le direttive e le linee guida fornite dal Garante stesso. Nello specifico, il Garante della privacy ha valutato con positività la previsione delle misure tecniche, organizzative e di sicurezza sulla protezione dei dati personali previste nello schema di decreto e individuate nella valutazione di impatto.
L’Autorità, per assicurare il rispetto della privacy dei dati personali, ha offerto diverse indicazioni durante le interlocuzioni con il Ministero dell’Interno. Questa sinergia è un segnale positivo, indice di un crescente interesse per la protezione dei dati e la sicurezza nell’ambito tecnico-informatico. Inoltre, sembra far emergere l’intenzione del nostro Paese di colmare il divario che lo separa dal resto dell’Europa su questo fronte.
Nello specifico, il decreto stabilisce che i certificati anagrafici possano essere richiesti da remoto attraverso i servizi telematici forniti da Poste Italiane, sia per il richiedente che per i membri della sua famiglia. Soltanto i dipendenti di Poste Italiane, autorizzati per l’accesso alla Piattaforma Polis, potranno erogare tali certificati per coloro che sono registrati nell’ANPR. Dopo aver ricevuto un’adeguata formazione sul processo di rilascio e sulla tutela dei dati, il personale responsabile dovrà seguire una procedura che si concentra principalmente sull’identificazione dei soggetti e sulla possibilità di autenticarli mediante l’uso di smart card dotate di coperture e protezioni crittografiche. La tracciabilità di tutte le operazioni sarà garantita dalla conservazione dei dati di accesso per un periodo di trentasei mesi.
Per ottenere il certificato, i cittadini dovranno recarsi presso gli appositi sportelli di Poste Italiane ed identificarsi presentando il proprio codice fiscale e un documento di identità. In seguito l’operatore di Poste puo’ stampare il certificato, ma la procedura rimane riservata ai Comuni con una popolazione inferiore a 15.000 abitanti. Al di sopra di questa soglia la richiesta dei certificati dovrà sempre essere presentata agli sportelli dell’anagrafe di competenza.
M.M.
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