A darne notizia è il sito WeBetainfo, con i primi utenti ‘’tester’’.
Lo scopo di questa novità è quello di poter comunicare anche quando il ricevente del messaggio non si trova nelle condizioni di poter ascoltare un vocale. L’app in questo caso trasformerà le parole dell’audio in un messaggio di testo.
Per il momento la funzione è disponibile solo per la versione beta di WhatsApp per iOS e non è chiaro quando sbarcherà anche su Android.
Essendo un’iniziativa in fase di sperimentazione, si potrebbero rilevare alcuni difetti. La trascrizione si bloccherà qualora non dovesse comprendere qualche parola. Non sarà invece possibile usufruire dell’opzione se la lingua del messaggio vocale dovesse essere differente rispetto a quella impostata nel telefono del mittente. Ovviamente sarà possibile cambiare le impostazioni di lingua quando si vuole.
Per quanto riguarda le traduzioni, WhatsApp potrà sfruttare le capacità di traduzione offline delle lingue presenti sugli iPhone per consentire all’audio di essere trasformato in testo, evitando l’utilizzo di software aggiuntivi o l’invio del contenuto online. Per questo, la traduzione potrebbe prendere più tempo del dovuto, con la necessità di scaricare i cosiddetti “language pack” delle lingue di riferimento.
Per quanto riguarda la privacy, tutte le trascrizioni verranno elaborate sul dispositivo e non verranno caricate sui server di WhatsApp o su quelli di Apple.
(G.S)
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