La digitalizzazione ha portato alla crescita degli attacchi informatici, che colpiscono ancora molte imprese impreparate. Nel primo trimestre dell’anno, sono stati colpiti da ransomware 898 obiettivi in 79 paesi, e in Italia le vittime sono in aumento dell’85,7%. Questi attacchi si concentrano principalmente sulle piccole e medie imprese, con l’80% degli attacchi che ha come obiettivo le aziende con un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro.
Il progetto Threat Infosharing Assintel, guidato da Pierguido Iezzi, CEO di Swascan, è uno dei tasselli del programma dell’Assintel Cyber think tank. La piattaforma permette alle aziende, ai CISO, ai CIO e agli esperti di cybersecurity di identificare le nuove evoluzioni delle minacce cyber operando in anticipo grazie alle informazioni, all’expertise e alle tecnologie messe in campo dal Cyber think tank.
La piattaforma consente di creare una rete di collaborazione e scambio di conoscenze cyber in grado di rilevare e rispondere alle minacce più rapidamente ed efficientemente di quanto sarebbe possibile se ogni entità operasse in modo isolato.
Secondo Paola Generali, presidente di Assintel, le imprese ICT possono costituire l’anello forte della catena digitale per il loro rapporto di fiducia con i propri clienti, ma servono anche incentivi economici. L’iniziativa si inserisce come parte della missione di supportare la trasformazione digitale nel Paese e potrebbe essere affiancata da un’ulteriore defiscalizzazione degli investimenti nel campo della cybersecurity.
La piattaforma Cyber Threat Infosharing rappresenta un tassello cruciale di sicurezza predittiva, in grado di analizzare e anticipare le evoluzioni delle tattiche, tecniche e procedure dei criminal hacker applicate a frodi informatiche, social engineering ed exploit. La condivisione del livello di rischio cyber è in grado di rafforzare ogni membro coinvolto.
La piattaforma si presenta come una soluzione importante per contrastare la crescente minaccia degli attacchi informatici e per proteggere le imprese italiane, in particolare le piccole e medie imprese, da eventuali perdite finanziarie e danni reputazionali.
(F.S)