L’associazione Assoprovider, l’associazione degli Operatori di Prossimità, ha lanciato l’allarme riguardo al Ddl antipirateria approvato dal Senato. Secondo l’associazione, questo disegno di legge, denominato legge Mollicone e già in vigore, sarà “inefficace” e causerà la cancellazione di ben 2.000 piccole e medie imprese operanti nel settore delle Telecomunicazioni.
Si stima che queste imprese, che rappresentano circa il 12% del mercato, impiegano oltre 10.000 persone altamente specializzate. L’associazione teme che il Ddl antipirateria avrà gravi conseguenze sulle imprese del settore, minacciando la loro sopravvivenza e creando incertezza nel mercato.
“Questi obblighi imposti ai provider – fa sapere Gian Battista Frontera, presidente di Assoprovider – costringeranno le aziende, che hanno in media dai tre ai quattro dipendenti e un fatturato che a malapena raggiunge i 500.000 euro, ad assumere almeno altre quattro persone per garantire un servizio di controllo 24 ore su 24, inclusi i sabati, le domeniche e le festività. Stiamo parlando di costi che arrivano a 200.000 o 300.000 euro all’anno. Come potranno queste aziende far fronte a tali costi senza correre il rischio di fallire?”, afferma Gian Battista Frontera, presidente di Assoprovider”.
Il Ddl antipirateria in vigore introduce nuove misure per contrastare la violazione del diritto d’autore. Prevede una sanzione amministrativa e la confisca per chi mette a disposizione opere e materiali protetti, così come una pena più severa se il reato coinvolge grandi quantità di contenuti.
Inoltre, è apportata una modifica all’articolo 4 della legge sul diritto d’autore, permettendo all’autorità giudiziaria di effettuare il sequestro preventivo e la confisca dei proventi derivanti dalle attività illecite. Queste nuove misure mirano a tutelare i diritti degli autori e a contrastare la pirateria digitale.
S.B.