“In questo momento il tema della disinformazione è collegato a quello degli editori non editori, le piattaforme, siano strategici. L’intelligenza artificiale è già classificata in ambito europeo ad alto rischio per l’informazione. Serve un filtro che permetta di riconoscere immediatamente un contenuto creato dall’uomo rispetto a quelli dell’intelligenza artificiale”. Lo dice Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria alla presentazione tenuta a Palazzo Giustiniani del Senato, del Terzo Rapporto Ital Communications-Censis “Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale”.
“Non basta un’etichettatura – aggiunge – se non si struttura la capacità collettiva di allontanare il contenuto rischioso, che non passa spesso solo attraverso i social media ma anche con le catene messaggistiche. Domani, inoltre, nella Gazzetta ufficiale viene pubblicato il decreto che rinnova il meccanismo di sostegno alle agenzie di stampa. Nella riforma avviata, il rapporto sarà collegato anche ad alcuni obblighi che le agenzie di stampa avranno, con nuove figure, come il garante sulla disinformazione. Le agenzie dovranno dotarsi di strumenti autonomi di valutazione del loro lavoro rispetto all’informazione e alla disinformazione”.