Per riequilibrare l’economia digitale è fondamentale che i colossi del web contribuiscano ai costi di produzione e distribuzione dell’informazione di qualità. Lo si dice da anni, ma ora questo principio sembra tradursi in azioni concrete, anche grazie alla disponibilità mostrata dai giganti della Rete. I rapporti con gli editori stanno migliorando e dagli Stati Uniti arrivano notizie molto incoraggianti in tal senso. Facebook ha infatti lanciato la sezione News, che offrirà notizie di alta qualità personalizzate sugli interessi degli utenti. Tali notizie arriveranno da prestigiose testate come il Wall Street Journal e The Washington Post, che saranno remunerate dal colosso di Menlo Park con una cifra che nel complesso si aggirerà tra uno e tre milioni di dollari l’anno.
Gli editori beneficeranno altresì del traffico aggiuntivo che dal social verrà dirottato sui loro siti. Le piattaforme social in ogni caso ci guadagnano perché associano il loro nome a testate con brand forti e assai apprezzati nell’ambito del giornalismo e così facendo puntano a cancellare l’idea di essere diventate sempre più veicoli di fake news e contenuti fuorvianti. Il test statunitense viene fatto su un gruppo di utenti campione, a cui Facebook fornirà notizie locali relative ad alcune aree metropolitane, ma anche notizie di rilevanza nazionale. A questo proposito il social fondato da Mark Zuckerberg ha costituito un team di giornalisti specializzati che, di volta in volta, selezionerà le notizie del giorno da mettere in evidenza. In Italia e in Europa è allo studio l’estensione di tale esperimento, che potrebbe dare una boccata d’ossigeno al mercato editoriale tradizionale e saldare un’alleanza tra editori e piattaforme che solo un anno fa appariva irrealizzabile. D’altra parte, senza una solida collaborazione tra media non sarà possibile costruire modelli di giornalismo sostenibili nel lungo periodo.