A più di due anni dalla sua scomparsa viene organizzato un momento di ricordo di Franco Morganti, ingegnere di telecomunicazioni ed esperto di informazione e tecnologie, scomparso un anno e mezzo fa. Oltre gli studi ed il sodo lavoro, essenziali per la carriera sono state le sue profonde convinzioni. Questo gli ha permesso di diventare una delle figure più influenti nel mondo delle telecomunicazioni italiane.
Morganti desiderava per Milano un modello di ‘’città digitale, in cui le reti abbiano un tale sviluppo da consentire di lavorare più facilmente e da qualsiasi luogo, di ridurre gli spostamenti, di consentire analisi più tempestive nella sanità, nello scambio delle informazioni fra gli enti e la gestione delle informazioni rivolte ai cittadini, nella gestione degli edifici e nell’ottimizzazione energetica”.
Ad oggi potremmo definire queste frasi come ‘’visionarie’’ visto che Morganti aveva perfettamente descritto quello che più di dieci anni dopo sarebbe diventato un modello di lavoro indispensabile durante le pandemie: lo Smart working.
‘’Innovazione creativa’’, era questo secondo lui l’ingrediente perfetto per il suo mestiere e per il raggiungimento della felicità sociale.
Al convegno in memoria di Franco Morganti parteciperanno alcuni dei rappresentanti più importanti del mondo delle telecomunicazioni in Italia e in Europa.
I relatori tratteranno temi inerenti alle sfide che attendono gli addetti ai lavori nel settore informatico e tecnologico, a partire da quella della neutralità nella rete. Il convengo si terrà a Roma venerdì 3 marzo e sarà aperto da testimonianze di parenti e amici di Morganti.
L’evento è organizzato dal capitolo italiano dell’International Institute of Communications, di cui Morganti è stato fondatore e primo Presidente, oltre che Vicepresidente dell’IIC globale.
(G.S)