Twitter annuncia l’introduzione di una nuova funzione che consentirà agli editori di media di far pagare agli utenti un singolo articolo con un semplice click. Elon Musk, patron della piattaforma, ha definito la mossa una vittoria sia per il pubblico che per le organizzazioni dei media. La funzione verrà implementata a maggio e permetterà agli utenti che non acquistano un abbonamento mensile di pagare per leggere un articolo occasionalmente.
Questa novità rappresenta un cambio di rotta per Twitter, che finora si è concentrata sulla pubblicità come fonte di guadagno, e potrebbe fornire un’alternativa interessante ai lettori che non vogliono impegnarsi con un abbonamento a lungo termine. D’altra parte, gli editori potranno vendere i loro articoli in modo più diretto e avere controllo sui prezzi.
Tuttavia, non tutti sono entusiasti di Twitter. La vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, ha criticato la piattaforma in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa per lo scarso impegno nella lotta alle fake news. Jourova ha affermato: “C’è ancora spazio per il dialogo, vorrei tanto spiegare al signor Musk la nostra filosofia: noi difendiamo la libertà di parola, difendiamo la libertà di espressione. Ecco perché abbiamo creato un sistema così complicato, che è il codice di condotta” sulla disinformazione, ma “la libertà di parola nell’Ue non è illimitata”.
Queste dichiarazioni sono arrivate in seguito al rapporto redatto a febbraio della Commissione europea che ha mostrato che Twitter è indietro nella lotta alla disinformazione nonostante abbia sottoscritto un codice di condotta in merito, come ne fa prova la propaganda russa non regolamentata e censurata.
Nonostante le critiche, Twitter sta cercando di migliorare la sua reputazione e la sua efficienza nella lotta alla disinformazione anche perché con l’entrata in vigore del nuovo Digital Services Act il rischio di incorrere in sanzioni è piuttosto elevato.
In generale, l’idea di poter acquistare singoli articoli su Twitter potrebbe rappresentare un’alternativa interessante per i lettori e un modo per gli editori di monetizzare il loro contenuto in modo più diretto. La piattaforma dovrà affrontare molte sfide per garantire la qualità e l’affidabilità delle informazioni presenti.
(S.F.)