Bill Gates ha equiparato il peso rivoluzionario dell’AI a quello avuto in passato dal personal computer, da internet e dal telefono cellulare. Sul suo blog personale ha espresso l’idea che gli utenti si troveranno davanti a un cambiamento delle proprie abitudini e non avranno più bisogno delle ricerche online né di un numero elevato di piattaforme oggi determinanti. L’AI cambierà il modo in cui le persone lavorano, imparano, viaggiano, ottengono assistenza sanitaria e comunicano tra loro; cambieranno anche gli equilibri delle imprese.
Infatti, oggi tendiamo a rivolgerci a Google per fare ricerche, ad Amazon per acquistare, a Microsoft per gli strumenti di produttività e ad Apple per i dispositivi ma, spiega Bill Gates, “tra un decennio non penseremo a queste attività come separate, perché l’intelligenza artificiale ti conoscerà così bene che quando comprerai regali o organizzerai viaggi non gli importerà se Amazon ha il prezzo migliore, o se qualcun altro ha un prezzo migliore: non avrai nemmeno bisogno di pensarci”.
In merito alla corsa all’intelligenza artificiale, secondo Gates questa sarà vinta dall’azienda che sarà stata in grado di creare un agente digitale personale capace di svolgere determinati compiti per le persone. Ha infatti affermato che “chiunque si aggiudicherà questo agente personale diverrà il player di riferimento, perché non si dovrà andare più su un sito di ricerca, né sarà necessario utilizzare un sito di produttività, né occorrerà più Amazon”. Il personal AI potrà essere in grado di capire le esigenze e le abitudini di una persona e la aiuterà a “leggere le cose che non ha tempo di leggere”, ha precisato Gates aggiungendo che “c’è il 50% di possibilità che il futuro vincitore dell’intelligenza artificiale sia una startup o un gigante tecnologico “.
Gates in un post intitolato “The Age of AI has begun” sul suo blog, ha sottolineato che l’AI dovrebbe essere utilizzata per ridurre le disuguaglianze del mondo a partire da alcuni investimenti sul fronte delle cure mediche. L’intelligenza artificiale accelererà, infatti, le innovazioni nel settore e porterà allo sviluppo di farmaci più avanzati come ad esempio farmaci utili per curare malattie come l’Alzheimer.
(C.D.G.)