Nel mondo sempre più digitalizzato e che ha trasferito ampia parte delle proprie attività online, le notizie si leggono sempre più su Internet, in particolare sui social media, con il 15% degli under 25 che addirittura si informa su TikTok.
In Italia il 75% si informa online e, per la prima volta nel 2022 una testata digital-only, Fanpage, è diventata la più seguita, con un reach settimanale del 21% che supera i siti degli editori tradizionali: Tgcom 24 di Mediaset (21%), Ansa (18%), SkyNews 24 (18%), La Repubblica (15%) e Il Corriere della Sera (14%). Altre testate digital-only hanno buoni risultati: HuffPost (9%), Il Post.it (7%), e Open (4%).
Le piattaforme web di giornali e le Tv stentano a raggiungere il pubblico e non riescono ad attrarre abbonamenti: solo il 17% degli utenti globali paga per le news su Internet e in Italia si scende al 12%. Un nodo difficile da sciogliere, perché le entrate della pubblicità online sono in misura crescente catturate dai giganti Meta e Google.
La fiducia nelle notizie è comunque ai minimi storici: solo il 42% si fida di quanto comunicato dai media, che siano offline o online, e in Italia scendiamo al 35%. Tuttavia, le testate italiane tradizionali restano le più “fidate”, col paradosso che le fonti online più lette sono anche quelle che godono di meno credibilità.
Il report di Reuters rileva che per gli italiani la fonte di notizie più utilizzata è internet, inclusi i social, anche se da soli rappresentano il 47% e sono l’unico canale in crescita rispetto al 2013. La Tv è utilizzata dal 70% e i giornali dal 15%. Per le news online il dispositivo d’accesso preferenziale è lo smartphone (69%), seguito da computer (43%) e tablet (18%). Ma solo il 12% degli italiani paga per le news online (-1% rispetto a un anno prima) e il 29% ha ascoltato un podcast lo scorso mese.
Il trust nelle news in generale è al 35%, a fronte del 40% dello scorso anno in cui si era registrato un +11%. Solo il 13% degli italiani pensa che i media siano indipendenti rispetto alla politica e il 15% che siano indipendenti da influenze di aziende e altri sponsor.
Il paradosso è che le testate tradizionali sono quelle che godono della maggiore fiducia: la top ten è rappresentata da Ansa, Il Sole 24 Ore, Sky Tg 24, Corriere della sera, Tgla7, i giornali locali, Rai, La Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano. In fondo alla classifica del trust ci sono le testate politicamente schierate e, per ultimo, Fanpage, che è il sito di news più letto.
“L’analisi dello scorso anno conteneva alcuni segnali positivi per l’industria dell’editoria, con maggiori consumi e crescente fiducia. A distanza di un anno, c’è un quadro leggermente meno ottimista” – si legge nello studio.