Il traguardo che Enel intende raggiungere è Net Zero, zero emissioni nette, accorciando di ben 10 anni il suo raggiungimento dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. Inoltre, Enel traccia un altro pezzo di strada verso il traguardo intermedio del 2030, con investimenti che salgono a 210 miliardi, di cui 170 miliardi investiti direttamente dal Gruppo e altri 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.
A comunicarlo è stata la società presentando il Piano Strategico 2022-2024 ai mercati finanziari e ai media e la propria visione strategica al 2030.
Tra le novità più importante annunciate vi è quella dell’accelerazione del processo di decarbonizzazione: Enel prevede di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo, che entro il 2030 contribuiranno alla fornitura di energia per 9 gigawatt rispetto a una capacità istallata di rinnovabili che nel 2030 supererà 150 gigawatt.
Nel 2024 la capacità istallata di rinnovabili salirà da 54 gigawatt di fine 2021 a 77 gigawatt.
Per Enel la decarbonizzazione non significa compensare le emissioni di C02 con altre iniziative green, meccanismo che è alla base del concetto di “net zero”. Quando si parla di Net significa taglio netto, significa scomparsa totale delle emissioni, senza ricorrere a nessuna misura di offsetting, come tecnologie di rimozione della CO2 o soluzioni naturebased.
“Il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta. La sua attuazione ci consente di avanzare dal precedente decennio della scoperta dell’Energia rinnovabile all’attuale decennio dell’Elettrificazione”. Lo ha detto l’ad di Enel, Francesco Starace, che ha aggiunto: “Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della strategia del Gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030”.
Enel prevede che il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà ad una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro ‘carbon footprint’ entro il 2030, inoltre Enel prevede di investire direttamente un totale di circa 45 miliardi di euro nel periodo 2022-24, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro provenienti da terzi nel quadro del modello di business di Stewardship.
Anche il debito diventerà sempre più verde, con l’aumento delle fonti di finanziamento sostenibili, che si prospetta rappresenteranno circa il 65% del debito lordo totale nel 2024, abbassando il costo dell’indebitamento lordo al 2,9% nel 2024, rispetto al 3,5% stimato alla fine del 2021.
Si prevede, inoltre, che la leva finanziaria si manterrà stabile, con un rapporto Debito netto/Ebitda pari a 2,9 volte nel periodo di Piano, e un indebitamento netto di Gruppo previsto a 61-62 miliardi di euro nel 2024 da 53-54 miliardi di euro stimati nel 2021.