Ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione dei cittadini e delle organizzazioni sull’importanza della cybersecurity.
L’Unione Europea, ogni anno, progetta un insieme di iniziative finalizzato ad informare individui e imprese sui rischi del mondo informatico e a sviluppare una consapevolezza profonda sul tema cybersecurity, per difendersi e tutelarsi dalle minacce.
Si deve infatti considerare che, nel 2022, il numero di attacchi informatici su scala globale è stato il più alto di sempre. Gli attacchi contro l’Europa, nello specifico, rappresentano un 24% del totale. Rispetto a cinque anni fa sono raddoppiati. Per quanto concerne la situazione italiana, il 7.6% degli attacchi globali è andato a buon fine (nel 2021 erano il 3.4%). Nell’83% dei casi hanno raggiunto un livello di gravità elevata o critica. Tra le varie minacce, a spiccare è soprattutto quella del furto d’identità.
Considerando queste premesse, che dipingono uno scenario non proprio roseo, lo scopo del mese europeo sulla cybersecurity è quello di incentivare iniziative in tutti i Paesi europei, volte ad aumentare la consapevolezza sulle minacce informatiche, e formare i cittadini sulle azioni per contrastarle. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante. Si deve infatti considerare che molte minacce informatiche sono frodi, che arrivano per email. Non essendoci antivirus capaci di fermare completamente questi messaggi e considerando che i criminali troveranno sempre un modo di aggirare eventuali difese gestite dall’AI, il fattore umano nella protezione informatica diventa fondamentale.
Pierluigi Paganini, analista di cyber security e CEO Cybhorus, startup impegnata nell’ambito della sicurezza informatica, afferma che “numerosi rapporti di agenzie governative ed aziende di cyber sicurezza sottolineano come il successo della quasi totalità degli attacchi sia dovuto al fattore umano”.
Si può dunque concludere dicendo che la realizzazione annuale di un progetto per la sensibilizzazione sulla sicurezza informatica è di vitale importanza al giorno d’oggi, poiché punto di partenza per ottenere una comunità europea consapevole dei rischi che si corrono in rete e formata per difendersi da questi pericoli.
SF
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