La rete delle edicole soffre la crisi profonda che coinvolge tutto il settore dell’editoria, con la chiusura di migliaia di rivendite nel corso degli ultimi anni. La pandemia, tuttavia, ha dimostrato l’essenzialità di una rete di vendita capillare sul territorio per garantire il diritto all’informazione, soprattutto a tutela delle fasce più deboli della popolazione.
Il protocollo di intesa presentato a Firenze, sottoscritto da Anci, Federazione Italiana Editori Giornali e dai sindacati dei rivenditori di giornali e i punti vendita di quotidiani e periodici, vuole sensibilizzare i Comuni riguardo alcune misure utili al rilancio della rete delle edicole e al suo ricambio generazionale, con un’attenzione rivolta anche alle imprese giovanili e femminili.
Rientrano nel documento la riduzione dei canoni per le occupazioni di suolo pubblico, la possibilità per gli edicolanti di svolgere servizi anagrafici decentrati per il rilascio di certificati comunali, iniziative mirate per preservare una presenza capillare dei punti vendita anche nelle aree periferiche. Inoltre vengono auspicate forme di aiuto economico per favorire la flessibilità in termini di orari e giorni di apertura, insieme a una semplificazione delle procedure a livello ammnistrativo.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha dichiarato che le edicole sono «presidi sociali, antenne sul territorio, un luogo di servizio. L’accordo tra editori ed edicolanti presentato oggi è importante e inedito allo stesso tempo e l’Anci vi aderisce nella sua totalità in rappresentanza dei Comuni italiani. Nell’accordo ci impegniamo a sostenere l’attività delle edicole, la diffusione della carta stampata e l’accesso alla buona informazione dei cittadini».
La rete delle edicole, secondo il presidente dell’Anci Antonio Decaro, è «uno dei requisiti per la qualità dell’informazione e quindi della democrazia anche in un contesto di crescente ricorso agli strumenti digitali di comunicazione», perché esistono ancora persone che hanno la necessità (e il diritto) di accedere a luoghi fisici di vendita.
«Le edicole costituiscono il luogo naturale e privilegiato di accesso all’informazione» secondo il Presidente della Fieg, che precisa come la crisi del settore si possa contrastare «moltiplicando i luoghi e le occasioni per i cittadini di entrare in contatto con i giornali».
Il Presidente Snag Nazionale aderente a Confcommercio anche a nome delle altre Organizzazioni Sindacali firmatarie, Andrea Innocenti, si augura che «questo Protocollo trovi attuazione presso il maggior numero possibile di Comuni, ben sapendo che ciò potrà avvenire solo con la disponibilità del Governo a sostenere questo progetto».