Dopo la sospensione dovuta alla pandemia, torna Fotografia europea, uno tra i festival più rappresentativi del suo genere nel panorama italiano, promosso e prodotto da Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
La XVI edizione, ispirata a un celebre verso di Gianni Rodari, “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”, è in programma dal 21 maggio al 4 luglio in sette sedi storiche e sette piazze di Reggio Emilia, dove saranno esposte le opere di grandi maestri internazionali e giovani talenti. Per la prima volta nella storia del Festival sette progetti di fotografi contemporanei sono protagonisti di allestimenti aperti in diverse aree cittadine per convivere al meglio con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria e per essere fruiti da un pubblico più ampio possibile.
In un programma che alimenta un confronto culturale trasversale a partire dalla fotografia, il festival presenta decine di progetti fotografici, molti dei quali si interrogano sul ruolo delle immagini in questo particolare momento storico, ponendo l’accento sulla loro natura complessa. Si tratta di progetti che raccontano un sogno ad occhi aperti, Daydreams, che trovano spazio nelle sale dei cinquecenteschi Chiostri di San Pietro e negli spazi cittadini all’aperto. A questa selezione si aggiungono importanti Produzioni, arricchite da alcuni progetti già elaborati ed ereditati dall’annullata edizione precedente, e le Collaborazioni, ossia mostre organizzate dalle istituzioni cittadine, regionali e internazionali che gravitano intorno alla kermesse. Non manca, infine, l’appuntamento con Circuito Off, la sezione indipendente che presenta progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze e che ogni anno vede il fiorire spontaneo di centinaia di mostre in strade e luoghi pubblici e privati di Reggio Emilia.
Fotografia Europea 2021 riparte, dunque, dai luoghi della cultura, riapre i musei e si allarga negli spazi all’aperto delle piazze cittadine, consolidando un lavoro di rete che vede da un lato coinvolte importanti istituzioni del territorio regionale, dall’altro il progetto Reset, realizzato nell’ambito del Sistema Festival Fotografia, il network che raccoglie alcuni dei principali festival italiani del settore, che ha ottenuto un riconoscimento da parte del Ministero della Cultura. Il festival rafforza così i propri obiettivi di internazionalizzazione e di arricchimento, grazie inoltre all’arrivo nella direzione artistica, accanto a Walter Guadagnini, di Diane Dufour – direttrice fino al 2007 di Magnum Photos, fondatrice dello spazio espositivo Le Bal (Parigi) e collaboratrice di Fotografia Europea dal 2015 al 2017 – e Tim Clark, curatore e docente, fondatore e capo redattore del magazine online di fotografia 1000 Words.
A tal proposito, l’assessore alla Cultura e paesaggio della regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, ha affermato: “Dopo un anno vissuto in una condizione di privazione quasi totale delle attività espositive, Reggio Emilia ha reagito all’emergenza, adeguando la propria programmazione alle modalità di comunicazione in digitale, sperimentando nuove attività e innovazioni che resteranno e ci arricchiranno anche quando torneremo pienamente alla normalità. Il festival ha praticato quello che è stato uno degli insegnamenti più preziosi di un grande intellettuale come Gianni Rodari, cui è dedicata questa edizione: la fantasia come strumento non solo per evadere dalla realtà, ma anche per far fronte agli interrogativi e alle emergenze che essa ci pone”.