Confindustria ed Intesa Sanpaolo mettono a disposizione delle imprese un maxi stanziamento di 150 miliardi di euro. Lo scopo è la promozione dell’evoluzione del sistema produttivo facendo leva su tre driver: competitività, innovazione e sostenibilità, nel quadro del nuovo Accordo per la crescita delle imprese italiane, firmato da Carlo Bonomi e Carlo Messina.
L’Accordo, di durata triennale, prevede diversi obiettivi: rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere, digitalizzazione e innovazione. Per garantire la sostenibilità si punterà sulla circular economy e Sanpaolo ha anche attivato un plafond per i nuovi S-Loands, una linea specifica di finanziamenti sostenibili. Mentre per quanto riguarda il punto della digitalizzazione ed innovazione, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione delle imprese strumenti e programmi per migliorare i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e metodologie. Verranno inoltre offerte alle imprese alcune consulenze per aiutarle a cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021.
Il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi ha sottolineato: “Il plafond di 150 miliardi messo a disposizione delle imprese consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal Pnrr, e creando nuove prospettive di crescita sostenibile per il sistema produttivo italiano e per l’intero Paese. Dobbiamo accompagnare il Paese verso l’uscita dalla crisi pandemica. Insieme al programma di riforme da perseguire senza indugio, serve agire sui driver di crescita. La nostra economia sta attraversando trasformazioni epocali. La transizione ambientale, energetica e digitale investirà intere filiere produttive e avrà un impatto forte anche sulle comunità”.
Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo evidenzia che “il nostro Paese registra una ripresa consistente e superiore rispetto alla media europea. Ora la vera sfida, anche alla base di questo accordo, è far sì che tale ripresa si consolidi nel tempo e sia diffusa, dando vita ad una economia strutturalmente più robusta, in grado di sostenere livelli di crescita del Pil stabilmente maggiori di quelli cui siamo abituati. Il plafond, attivato per la fase di rilancio e per l’indispensabile transizione ecologica e tecnologica in cui ogni comparto industriale è coinvolto, rientra nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del Pnrr, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi da qui al 2026, di cui 270 miliardi per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca, la coesione sociale che sono anche al centro della nostra collaborazione con Confindustria e delle strategie del Gruppo”.