Sono circa 900 tra studiosi, ricercatori ed esperti, i firmatari della lettera “Disrupting the Deepfake Supply Chain”. L’obiettivo principale dell’appello è quello di sollecitare i legislatori e i leader politici a prendere misure decisive per fermare la proliferazione dei deepfake, le immagini e i video iperrealistici creati dagli algoritmi.
Tra i firmatari figurano Andrew Critch, ricercatore di Intelligenza Artificiale presso l’Università della California e principale autore della lettera, Steven Pinker, eminente professore di psicologia ad Harvard, Joy Buolamwini, fondatrice dell’Algorithmic Justice League, Yoshua Bengio, noto scienziato nel campo delle reti neurali artificiali e del deep learning, e Frances Haugen, l’ex dipendente di Meta che ha denunciato i rischi delle piattaforme per i minori.
La lettera propone una serie di raccomandazioni per regolamentare i deepfake, tra cui la completa criminalizzazione della pornografia infantile realizzata tramite questa tecnologia, che costituisce il 98% di tutto il materiale deepfake presente online, con sanzioni penali per coloro che la creano o ne facilitano la diffusione. Si chiede anche alle aziende di Intelligenza Artificiale di adottare misure per impedire ai loro prodotti di generare contenuti dannosi.
Grazie al rapidissimo sviluppo di questa tecnologia, la creazione di falsi sta diventando sempre più semplice ed economica, con un numero totale di deepfake cresciuto del 550% dal 2019 al 2023.
Il tema è recentemente tornato sotto i riflettori a causa della diffusione sul web delle compromettenti immagini fake della popstar Taylor Swift. I timori per l’utilizzo improprio di questa tecnologia aumentano anche in vista delle elezioni, che quest’anno porteranno alle urne miliardi di votanti in tutto il mondo.
M.T.