venerdì, 22 Settembre, 2023
Diritto Dell'informazione - Portale di Informazione
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Attualità
    • Politica
    • Cronaca
    • Cultura
    • Sport
    • Spettacolo
    • Salute
    • Arte
    • Libri
  • Diritti in Rete
    • Libertà d’informazione
    • Fake news
    • Pluralismo e concorrenza
    • Privacy
    • Diffamazione
    • Copyright
    • Tutela dei minori
  • Pubblico e privato
    • Cittadini
    • Imprese
    • Enti pubblici
    • Scuola e università
    • Associazioni e movimenti
    • Authority
    • Ordini professionali
    • Fondazioni
  • Oltre il covid
    • Good News
    • Informazioni sul Covid
  • Innovazione
    • Tecnologie
    • Sostenibilità
    • Blockchain
  • Rubriche
    • L’angolo di Ruben Razzante
    • I cantieri della ripartenza
Morning News
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Arte

MILANO. LA COLLEZIONE PERMANENTE DEL MUDEC SI RINNOVA E RACCONTA UNA STORIA NUOVA: “MILANO GLOBALE. IL MONDO VISTO DA QUI”

Un nuovo percorso di oltre 500 opere tra oggetti inediti e noti capolavori del Museo, l’ingresso è gratuito

by Redazione
23 Settembre 2021
in Arte
0 0
0
MILANO. LA COLLEZIONE PERMANENTE DEL MUDEC SI RINNOVA E RACCONTA UNA STORIA NUOVA: “MILANO GLOBALE. IL MONDO VISTO DA QUI”
0
CONDIVIDI
FacebookShare on TwitterLinkedinWhatsappEmail

A cinque anni dall’apertura del MUDEC Museo delle Culture di Milano, la casa delle collezioni etnografiche civiche, l’esposizione permanente si rinnova presentando al pubblico oggetti inediti e noti capolavori dalle collezioni del Museo e di altre raccolte cittadine.

Nel nuovo percorso, dal titolo “Milano globale. Il mondo visto da qui”, si parlerà di globalizzazione e dei grandi processi che hanno portato alla fisionomia della città contemporanea.
Milano è stata definita la città più “internazionale” d’Italia. Sebbene per breve tempo capitale dell’Impero Romano, è soprattutto all’inizio dell’età moderna che il profilo internazionale della città inizia a definirsi. Ed è proprio da qui che parte il racconto: in un mix di sguardi che si allargano e si restringono, troveremo la città, il suo territorio e il suo tessuto sociale ed economico inserito in dinamiche più ampie: dall’era delle grandi navigazioni alla società dei consumi, dall’età coloniale alla Milano multiculturale.
Alla ricerca, appunto, della vocazione internazionale della sua gente.

In un viaggio di quasi 500 opere (di epoche, materiali, tipologie e culture diverse), selezionate tra i 9.000 oggetti di etnografia del Comune di Milano provenienti dai quattro continenti, il visitatore ripercorrerà alcuni temi cardini della storia globale – come il colonialismo, le migrazioni, la multiculturalità – attraverso una “lente” milanese.
Quella che oggi chiamiamo globalizzazione, infatti, è un processo che affonda le radici nel periodo moderno, dal XV secolo in avanti: grazie alla navigazione atlantica e alla conseguente dimensione intercontinentale dell’impero spagnolo, le tante e complesse relazioni transcontinentali già esistenti conoscono una grande accelerazione. Questo processo, declinato in modalità diverse nello scorrere dei secoli, ha generato una serie di incontri e scontri che si è materializzato con l’arrivo di una grande quantità di beni e materie prime diverse, che hanno largamente influito sull’economia, la cultura e la società, anche a Milano.

Sezione 1. Milano nel mondo spagnolo
Milano si proietta su scala internazionale sin dal XVI secolo, quando entra a far parte del vasto scacchiere dell’Impero Spagnolo. I traffici con l’America consentono l’arrivo di oggetti non europei che entrano nelle collezioni cittadine come quelle di Manfredo Settala, le cui opere costituiscono un sorprendente esempio dell’apertura intellettuale e dell’interesse enciclopedico del tempo. In città arriva anche l’argento delle miniere boliviane di Potosì, destinato assieme agli altri metalli ad essere trasformato in armi, prodotti suntuari e monete per tutta Europa. L’impatto dell’argento americano sarà dirompente sull’economia mondiale e devastanti saranno i risvolti per le popolazioni native americane e il loro territorio, con ripercussioni fino all’Africa occidentale, da dove le persone venivano rapite per servire come schiavi negli ingenios di raffinazione del metallo e per altre attività economiche a beneficio delle economie coloniali.
Le Americhe, dove venne impiantato il sistema coloniale più longevo di sempre, furono il teatro di società complesse antiche quanto quelle mesopotamiche: una grande vetrina esemplifica varietà e raffinatezza della cultura materiale attraverso una grande installazione che espone l’arte fittile delle Ande centrali tra il 3000 a.C. fino alla conquista (1532).
L’ultima parte della sala è dedicata al cacao che, assieme ad oggetti e metalli, arriva dal vasto mondo iberico, cambiando le abitudini alimentari dell’intero globo.

Sezione 2. La nuova dimensione globale del continente asiatico
Mentre l’uso di consumare cacao e tabacco deriva dalle Americhe, caffè e thè hanno origine dal mondo orientale, da cui proviene anche la maggior parte degli oggetti utilizzati come contenitori per queste nuove bevande: sarà la fortuna della Cina, antica potenza quasi sconosciuta agli Europei di allora, in grande espansione economica verso Occidente grazie ai traffici commerciali marittimi sostenuti dalle Compagnie delle Indie.
Tra la fine del XVII e il principio del XVIII secolo si diffonde in Europa la moda del consumo di alcuni alimenti ‘nuovi’ riservati sino ad allora ai regnanti e alle corti, ma che già alla fine del Settecento godono di una popolarità capillare. La Cina diventa egemone nel mercato dell’export di prodotti di lusso, tra cui le raffinatissime porcellane, grazie a un elevato grado di capacità manifatturiera quantitativo e qualitativo. L’immagine del mondo orientale, visto dagli Europei come un luogo mitico, diventa di grande moda e imperversa nelle arti applicate (anche in Lombardia), dando vita anche al fenomeno delle cineserie, imitazioni occidentali (talvolta di elevato livello qualitativo, come nel caso delle manifatture milanesi di ceramica Clerici e Rubati) ispirate ai modelli decorativi cinesi, giapponesi e indiani.
Ma non è soltanto la Cina a realizzare prodotti ed esempi estetici che influenzano il gusto dell’Occidente: il mondo del tessile è quello più intrecciato e motivi decorativi e materiali originari dell’Oriente si ibridano per soddisfare il gusto della moda europea. Anche Milano e la sua fiorente industria tessile si inseriscono in questo complesso fenomeno, sia con produzioni proprie che con l’importazione di tessuti alla moda.

Sezione 3. La corsa per l’Africa
Alla fine del XVIII secolo le potenze europee imprimono una svolta di carattere militare alle attività strettamente commerciali, finalizzata al controllo di vasti territori non industrializzati, a partire dall’Africa. Giuseppe Vigoni viaggia con scopi commerciali al seguito della Società di Esplorazione Commerciale in Africa con sede a Milano dal 1879. In seguito, il Regno d’Italia maturerà la decisione di un intervento militare occupando parte di Tripolitania, Eritrea e Somalia, preludio del colonialismo di matrice fascista concentrato sulla conquista definitiva della Libia e dell’Eritrea.
Un nucleo di opere inedite provenienti dall’ex Museo della Guerra consente una riflessione sul portato culturale del passato coloniale italiano: gli oggetti giunti a Milano per celebrare le imprese militari in Etiopia permettono di sviluppare una narrazione che, ribaltando le intenzioni dei coevi, si concentra sulla identità e la storia della popolazione etiope la cui voce e immagine fu messa a tacere e distorta dall’azione della propaganda fascista. Manifesti, riviste scientifiche o di intrattenimento, documenti e oggetti quotidiani, descrivono la problematica relazione con i “colonizzati” e la contraddittoria rappresentazione dell’‘altro’ ricca di luoghi comuni, mettendo in luce la ripercussione di questo sentire sulla società milanese e italiana. Una modalità di relazione consolidatasi durante il ventennio fascista che non svanisce con il processo di decolonizzazione ma rimane presente, più o meno consapevolmente, nella società civile del secondo dopoguerra.
La Conferenza di Berlino (1884-1885) segna l’occupazione occidentale di buona parte del continente africano. Due focus, dedicati alla guerra e alla religione, documentano attraverso le opere il colonialismo europeo e le forme di resistenza e resilienza africane. Modernità e tradizione non sono presentate come l’una successiva all’altra, ma come contemporanee, nel loro modellarsi reciproco dentro la situazione coloniale. Siamo a questo punto di fronte a una storia non solo africana ma globale, come simbolicamente testimoniano i soldati africani che combatterono negli eserciti europei in diverse parti del mondo.

Sezione 4. Dalla decolonizzazione al multiculturalismo 
Il processo di decolonizzazione italiano si è sviluppato rapidamente in Eritrea, Etiopia e Libia, mentre l’influenza sulla Somalia si prolungò fino alla fine del protettorato che avrebbe dovuto preparare il paese africano all’indipendenza, nel 1960. Sin dal secondo dopoguerra, una certa corrente apologetica ha portato alla costruzione e diffusione del mito degli “italiani brava gente”; a partire invece dagli anni Settanta fino agli anni Duemila, una nuova corrente storiografica si è impegnata in una revisione critica del passato coloniale italiano. È all’interno di questo contesto che si inseriscono le opere presenti in questa sezione. A causa delle dichiarazioni di Indro Montanelli circa il suo “matrimonio” con Destà, una ragazzina etiope di 12 anni, la statua che lo raffigura (all’interno dei Giardini di via Palestro, intitolati a suo nome) è stata periodicamente presa di mira dagli interventi di attivisti fino alla richiesta del 2020 della rimozione dell’opera. L’installazione di Cristina Donati Meyer, “Il vecchio e la bambina” si inserisce nel dibattito nel giugno 2020 mettendo nuovamente l’accento sugli orrori del cosiddetto “madamato”. Anche l’opera di Alan Maglio invita alla riflessione sul periodo coloniale attraverso l’accostamento di cartoline coloniali e i ritratti fotografici contemporanei.
La città di Milano esce distrutta dal grande conflitto mondiale, ma non fiaccata nel profondo. La matrice internazionale e imprenditoriale che la città ha assorbito nei secoli gioca un ruolo fondamentale in quello che è stato definito il boom economico dell’Italia. Nel passaggio da città industriale a città dei servizi, Milano diventa attrattiva anche per persone provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’America. Quelle che negli anni ‘70 erano comunità composte da poche persone (attive e integrate nella vita cittadina) crescono fino a diventare il motore della trasformazione attualmente in corso verso una metropoli di natura globale e multiculturale.

Sezione 5. Afrodiscendenti nella Milano Globale
Milano, metropoli multiculturale e città globale, vista attraverso gli occhi degli “afrodiscendenti” che vi abitano, con l’obiettivo di mostrare come contribuiscano a cambiare la città e il senso dell’essere milanesi e italiani.  Si tratta di incrociare le forme di auto ed etero rappresentazione, storicamente ereditate o prodotte attualmente, che rendono queste persone visibili o invisibili, configurando identità simboliche rivendicate o subite.
La cornice è costituita dalle rappresentazioni, spesso stereotipate, che compongono l’immaginario sui neri in Italia: immagini pubblicitarie, film, canzoni, propaganda politica, ma anche i modelli mediatici della celebrity culture, mentre il “cuore” della sala è costituito dalle forme molteplici di autorappresentazione messe in campo dagli “afrodiscendenti” milanesi e in particolare da coloro che, lavorando nel mondo delle industrie culturali e creative, più di altri influiscono sul senso comune. L’intero progetto è stato improntato su un’impostazione aperta e partecipativa del processo di ideazione e allestimento della sala espositiva (che ha caratterizzato sia questa ultima sezione che le precedenti) attraverso workshop e discussioni in presenza e da remoto, con un approccio polifonico volto a evitare il “pericolo di un’unica storia” quale che sia.  Di qui anche la scelta di invitare a esporre professionisti della parola e dell’immagine (artisti, stilisti, musicisti, videomaker, scrittori, influencer) sia per la qualità delle loro opere che per la loro capacità di contribuire ad articolare gli spazi simbolici dentro i quali gruppi e persone possono riconoscersi a partire dalle loro somiglianze e differenze e immaginare i propri futuri. Tutti hanno avuto la possibilità di portare in mostra le opere che ritenevano più significative in relazione alla questione, raccontandole liberamente nei testi in catalogo e in mostra. Tutti diversamente milanesi e diversamente italiani.
Il Comitato Scientifico di “Milano Globale. Il Mondo visto da qui” è composto da Anna Maria Montaldo (Presidente) e da: Anna Antonini, Ivan Bargna, Giorgia Barzetti, Simona Berhe, Carolina Orsini, Giorgio Riello, Alberto Rocca, Luca Tosi. Coordinamento scientifico: Carolina Orsini.

Info e orari su www.mudec.it, ingresso gratuito.

Tags: ArteMilanoMudecMusei

Get real time update about this post categories directly on your device, subscribe now.

Cancellati

Articoli Correlati - Articolo

IMMAGINI PRODOTTE DA IA E COPYRIGHT
Arte

IMMAGINI PRODOTTE DA IA E COPYRIGHT

21 Settembre 2023
“SVELARE LEONARDO”, LA RETROSPETTIVA DIGITALE DI GOOGLE ARTS&CULTURE
Arte

“SVELARE LEONARDO”, LA RETROSPETTIVA DIGITALE DI GOOGLE ARTS&CULTURE

5 Luglio 2023
COME IL DIGITALE SOSTIENE LA CULTURA
Arte

COME IL DIGITALE SOSTIENE LA CULTURA

25 Maggio 2023
ANTIRICILAGGIO PER L’ARTE, IMPORTANTE PREVENIRE GLI ILLECITI
Arte

ANTIRICILAGGIO PER L’ARTE, IMPORTANTE PREVENIRE GLI ILLECITI

24 Maggio 2023
MuST23 – MUSEO MULTIMEDIALE
Arte

MuST23 – MUSEO MULTIMEDIALE

22 Maggio 2023
FRIDA, IL NUOVO ROBOT CHE COLLABORA CON GLI ARTISTI
Arte

FRIDA, IL NUOVO ROBOT CHE COLLABORA CON GLI ARTISTI

22 Febbraio 2023

PORTALE SVILUPPATO DA

MyWebSolutions Web Agency

Categorie Articoli

News Popolari

CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

29 Novembre 2021
Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

17 Aprile 2020
È REATO PUBBLICARE FOTO DI MINORI SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI?

È REATO PUBBLICARE FOTO DI MINORI SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI?

27 Dicembre 2022
WHATSAPP, E-MAIL E SMS HANNO VALORE DI PROVA LEGALE

WHATSAPP, E-MAIL E SMS HANNO VALORE DI PROVA LEGALE

25 Gennaio 2023
I danni provocati dall’utilizzo prolungato delle mascherine

I danni provocati dall’utilizzo prolungato delle mascherine

10 Marzo 2021

In rilievo

Moda: la fashion week si svolge nel segno della qualità artigiana e del talento dei giovani stilisti

Moda: la fashion week si svolge nel segno della qualità artigiana e del talento dei giovani stilisti

11 Febbraio 2021
LINKEDIN TAGLIA OLTRE 700 POSTI DI LAVORO ED ELIMINA L’APP IN CINA

LINKEDIN TAGLIA OLTRE 700 POSTI DI LAVORO ED ELIMINA L’APP IN CINA

15 Maggio 2023
BANDA ULTRALARGA, PRENDE IL VIA IL PIANO VOUCHER PER LE IMPRESE

BANDA ULTRALARGA, PRENDE IL VIA IL PIANO VOUCHER PER LE IMPRESE

11 Marzo 2022
La Regione Marche si conferma Centro Europe Direct anche per il periodo 2021-2025

La Regione Marche si conferma Centro Europe Direct anche per il periodo 2021-2025

14 Giugno 2021

Redazione I&C Servizi

E-mail: info@dirittodellinformazione.it

Condividi sui Social

Ultimi articoli pubblicati

  • TELEMARKETING, FIRMATO IL CODICE AGCOM: STOP A TELEFONATE SELVAGGE 22 Settembre 2023
  • CHAT DI GRUPPO, È DIFFAMAZIONE SE L’OFFESO NON VISUALIZZA IMMEDIATAMENTE IL MESSAGGIO OFFENSIVO 22 Settembre 2023
  • COMMISSIONE ANTI-ODIO, AL VIA I LAVORI 21 Settembre 2023

Categorie articoli

Cerca articolo per mese…

Cerca articolo per nome…

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Calendario Pubblicazioni

Settembre 2023
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930  
« Ago    
  • Privacy policy
  • Cookie Policy

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Dicono di noi
  • Authority
  • Deontologia dei giornalisti
  • Diffamazione
  • Diritto all’oblio
  • Fake news
  • Libertà d’informazione
  • Eventi
  • Tutela dei minori
  • Copyright
  • Privacy
    • Cittadini
    • Imprese

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Area riservata ai relatori - Accedi al tuo account inserendo il tuo nome utente e la tua password...

Password dimenticata?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Entra

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Entra
Traduci »
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo cookie e strumenti equivalenti, anche di terzi, per misurare la fruizione dei contenuti e facilitare la navigazione. Dietro tuo consenso, I&C Servizi e soggetti terzi possono mostrare annunci e valutarne le performance. Puoi accettare, rifiutare o revocare il tuo consenso. Puoi vedere l'informativa cliccando sui "Politica dei cookie" per negarne il consenso o gestirlo. Premendo "Accetta Tutti" ne acconsenti all'uso.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}