Il tema legato allo sviluppo della trasformazione digitale nelle attività delle amministrazioni pubbliche è diventato ormai un trend assolutamente rilevante nello scenario sociale odierno. Diverse città hanno costruito nel tempo una comunicazione di branding attrattiva proprio partendo dalle innovazioni tecnologiche che hanno sperimentato nei propri centri urbani, modificando l’esperienza di vita quotidiana dei propri cittadini e l’immagine che di sé viene percepita all’esterno, da potenziali turisti. Sono diventate, in tal modo, vere e proprie “smart cities”.
La situazione risulta, tuttavia, differente se si effettua un’analisi del panorama italiano. L’arretratezza italiana nel campo della cultura digitale e le sue difficoltà di sviluppo si devono a diverse criticità, dalla mancanza di competenze adeguate alla carenza di sinergie pubblico-privato, che denotano un forte divario digitale ancora presente tra multinazionali e PMI e tra Nord e Sud della Penisola.
All’interno di tale scenario un’eccezione pare tuttavia essere rappresentata dal caso di Milano. La città capoluogo della Lombardia si posiziona, infatti, da diversi anni al primo posto in varie classifiche delle città più intelligenti d’Italia. Il suo modello emerge da un lavoro di continui sforzi da parte dell’Amministrazione del Sindaco Sala, che ha ottenuto notevoli risultati in vari ambiti, dalla solidità economica alla ricerca e sviluppo, fino all’implementazione dell’attrattività turistica e culturale della città. L’impegno dell’Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune, guidato dall’assessore Roberta Cocco, si è incentrato sulla realizzazione di un nuovo Piano di Trasformazione Digitale della città, imperniato sulla collaborazione a tutti i livelli del tessuto urbano e sulla trasversalità delle funzioni per realizzare un centro sempre più attrattivo, inclusivo e intelligente.
La realtà milanese si differenzia però dall’esperienza di altri centri soprattutto per una strategia di comunicazione innovativa e vincente, che ha fatto di uno dei tratti tipici dell’identità e dell’anima di Milano il suo principio fondante: la capacità di realizzare e gestire grandi manifestazioni a tema nel panorama cittadino. In questo modo, al fianco delle più conosciute Fashion e Design Week, a partire dal 2018 si è aggiunta la prima edizione di Milano Digital Week, “la più grande manifestazione italiana dedicata all’educazione, alla cultura e all’innovazione digitale”.
La volontà dell’Amministrazione è così quella di costruire narrativamente la città come leader nel campo della cultura digitale. La comunicazione generata dall’evento sortisce i suoi effetti in due principali direzioni: da un lato, essa rappresenta uno stimolo rivolto a tutti coloro che abitano la città, che vengono informati circa gli sforzi e i tentativi che quotidianamente i soggetti pubblici realizzano per rendere la città più innovativa, vivibile e intelligente. D’altro canto, l’evento si rivolge anche agli stakeholder esterni, che entrano in contatto con la promozione del centro: costruendo la narrazione di tale realtà come innovativa e tecnologica, essa risulta oltremodo attrattiva e accogliente. All’interno della Digital Week, si vuole rendere l’innovazione digitale accessibile a tutti, ma anche capire come essa possa condurre ad un reale miglioramento della qualità della vita urbana.
I risultati ottenuti dall’esperienza milanese sono finora incoraggianti, sia per quanto concerne l’incremento della conoscenza e dell’utilizzo dei servizi digitali a disposizione dei cittadini (a febbraio 2019 quasi il 60% dei documenti era richiesto online rispetto allo sportello), sia in riferimento alla crescita dell’attrazione di flussi turistici: secondo il Global Destination City Index 2019, Milano è la 16esima città più visitata al mondo e la prima in Italia.
In attesa della terza edizione, in programma dall’11 al 15 marzo 2020, l’auspicio è che l’esperienza milanese diventi un valido modello di sperimentazione per altre realtà del territorio nazionale, per far sì che l’Italia intera possa risollevarsi e assumere una posizione importante, anche a livello internazionale, nel mondo dell’innovazione tecnologica e digitale.