“L’intelligenza artificiale ci proietta verso il futuro ma, di fatto, è un tema che già riguarda il nostro presente. Penso innanzitutto alle implicazioni ‘amministrative’ che riguardano il trattamento dei dati personali e la privacy, temi di cui spesso si parla ma per i quali non sono ancora state scritte regole chiare e certe”. È con queste parole che Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha aperto ieri a Milano, a Palazzo Pirelli, i lavori degli “Stati generali dell’intelligenza artificiale”, organizzati dall’Associazione Imprenditori Nord Milano.
È ormai chiaro a chiunque che l’AI finirà per pervadere la società del domani, conoscendo applicazione in qualsiasi ambito. Non ci sarà settore, scientifico o umanistico, a non essere toccato da questa innovazione. Per questo, è di fondamentale importanza possedere una profonda consapevolezza in merito al funzionamento dell’AI. Il ruolo della politica sarà cruciale, in quanto dovrà fungere da guida per la regolamentazione di questa innovazione.
A tal fine, all’auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, si sono riuniti i mondi di imprenditoria e politica, per dar vita ad una giornata dedicata all’AI e alle sue applicazioni.
Come già espresso, ad aprire l’evento è stato Attilio Fontana, che ha ricordato come l’AI costituisca non solo il nostro futuro, ma anche il presente e che proprio per tale ragione bisognerebbe trattare con estrema attenzione i delicati aspetti riguardanti questa tecnologia, a cominciare dalle questioni inerenti al trattamento dei dati e alla privacy. Per quanto riguarda l’applicazione dell’AI, Fontana ha dichiarato: “Abbiamo già iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale sia in campo sanitario, sulla possibilità di fare prevenzione, che in campo di sicurezza, per fare in modo che sulla piattaforma Sisu (Sistema integrato della sicurezza urbana) si possa veicolare il maggior numero di dati e che tutte le forze dell’ordine possano accedere a questa piattaforma per poter ottenere analisi preventive della situazione che si sta verificando”.
Durante l’evento è intervenuto anche Matteo Salvini, ministro ai Trasporti e alle infrastrutture. Secondo il ministro l’AI potrebbe spaventare qualcuno, ma è comunque necessario essere aperti all’innovazione. Salvini ha comparato la situazione italiana a quella della Cina e Stati Uniti, evidenziando come queste ultime due nazioni siano molto più progredite del nostro Paese sul fronte dell’AI, e per questo è fondamentale evitare una regolamentazione che finisca per fungere da freno all’applicazione dell’AI in Italia. Inoltre, il ministro ha suggerito che la tecnologia può essere applicata anche per quanto concerne la delicata questione degli sbarchi, permettendo di controllare più attentamente l’identità di chi approda nel nostro Paese, conoscendo anticipatamente i suoi eventuali precedenti penali.
Sulla stessa linea di pensiero si pone il presidente del Senato Ignazio La Russa, secondo cui l’AI “può essere governata a patto che conserviamo un po’ di quella intelligenza naturale, la capacità dell’uomo di essere al centro e di governare i processi tecnologici. Bisogna avere un approccio etico. Il processo tecnologico non si può fermare ma bisogna saperlo governare”. Secondo il presidente del Senato è “importante che la tecnologia e l’intelligenza artificiale non siano fini a sé stesse ma abbiano un obiettivo: essere utili all’umanità e far vivere meglio”. Ha infine sottolineato che “la settimana scorsa l’amministrazione del Senato ha partecipato a Seul alla valutazione dell’impatto dell’intelligenza artificiale per cercare di capire cosa devono fare le singole nazioni”. Per La Russa è fondamentale che qualsiasi azione che ha come oggetto l’AI sia sempre connotata da un forte approccio etico che metta al centro l’uomo.
SF