Nelle prime ore dell’invasione russa dell’Ucraina, Twitter ha sospeso numerosi account di ricercatori che pubblicavano immagini e video degli spostamenti di carri armati ed elicotteri russi, materiale noto come Osint (Open source intelligence).
Molti ricercatori hanno detto di temere che le sospensioni degli account potessero far parte di una campagna di segnalazione di massa per disabilitare i profili Osint durante l’invasione russa. La Russia ha già organizzato campagne di disinformazione sui social media in Ucraina ed è stata accusata di aver utilizzato come arma i social media per promuovere false narrazioni durante l’annessione della Crimea nel 2014. Uno dei grandi timori anche per l’Ucraina è una guerra ibrida che utilizzi attacchi informatici oltre alle armi convenzionali.
In una dichiarazione, la portavoce di Twitter, Elizabeth Busby, ha affermato che la piattaforma ha sospeso questi account per errore e non dopo un’operazione coordinata da parte di bot. Gli account, secondo Twitter, sono stati sospesi in riferimento alle linee guida del social contro la pubblicazione di disinformazione e notizie manipolate.
Normalmente, la policy di Twitter prevede la sospensione per gli account i cui contenuti sono informazioni alterate, manipolate o con fini ingannevoli, che possono influenzare la sicurezza pubblica. Ma nessuno degli account colpiti sembra rientrare nella categoria. Può capitare che account piccoli e non anglofoni possano essere colpiti erroneamente, perché i moderatori di Twitter non hanno la stessa competenza linguistica.
Twitter ha reagito prontamente, ripristinando i vari account erroneamente bloccati, ma restano preoccupazioni su quanto accaduto.