Le attività annunciate nel quadro del PNRR Cultura 4.0 contemplano non solo interventi concreti su quanto conservato in musei, archivi, biblioteche e altri luoghi, ma anche operazioni di digitalizzazione dell’ingente patrimonio a disposizione nel nostro paese cosicché tutti, dai cittadini agli stranieri, dagli addetti del settore agli esperti, potranno beneficiare del patrimonio culturale in modi, forme e tempi del tutto diversi e nuovi.
Sono sorte questioni che si prospettano di complessa risoluzione date le molteplici tematiche coinvolte tra cui, principalmente, le correlazioni tra diritto d’autore e diritto dei beni culturali, che riguardano sia le modalità di acquisizione che le possibilità di riutilizzare le riproduzioni digitali di beni culturali pubblici non protetti dal diritto d’autore.
Fra le normative che potenzialmente si applicano alla questione ricordiamo la legge sul diritto d’autore (Legge n. 633/41), la Direttiva sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale (Direttiva UE 2019/790), il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. n. 42/2004) e la Direttiva relativa all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico (Direttiva UE n. 2019/1024).
Il legislatore italiano, con il decreto attuativo in vigore dal 12 dicembre 2021, ha recepito l’art 14 della Direttiva UE 2019/790 citato in precedenza, specificando però che, con esclusivo riferimento ai Beni Culturali, si applicheranno unicamente le norme del Codice dei beni culturali.
In altri termini, in base alla nuova disposizione inserita nella Legge sul diritto d’autore, sarà possibile diffondere, condividere, anche online, e riutilizzare, anche per finalità commerciali, copie non originali di opere d’arte entrate nel pubblico dominio, ma per le riproduzioni di beni culturali rimarranno applicabili le disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
La digitalizzazione del patrimonio culturale avverrà ad opera della Digital Library (Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale) del Ministero della Cultura.
Il 26 gennaio è stato pubblicato sulla piattaforma Invitalia, in qualità di centrale di committenza, e sul sito istituzionale di Digital Library l’avviso di consultazione preliminare di mercato per l’acquisizione di servizi per la digitalizzazione del patrimonio culturale da parte di Digital Library; l’atto è finalizzato ad approfondire il mercato di riferimento dei servizi di digitalizzazione e offrire informazioni sulle prossime attività della Digital Library.
Prende il via dunque il programma di investimento di 200 milioni di euro per la produzione entro dicembre 2025 di almeno 65 milioni di nuove risorse digitali pubbliche e private da pubblicare nella Biblioteca digitale, a cui si aggiungeranno altri 10 milioni di risorse entro giugno 2026.
Al termine dell’avviso, fissato per le 14.00 del 21 febbraio 2022, verranno pubblicate una serie di gare di appalto dei servizi per lo svolgimento dei servizi di digitalizzazione da avviarsi a marzo 2023 e da concludersi entro giugno 2026. La digitalizzazione sarà svolta entro le linee guida presentate nel Piano Nazionale di Digitalizzazione, la cui pubblicazione è prevista per giugno 2022.