“Al momento l’Intelligenza Artificiale sembra non soddisfare ancora i requisiti necessari per ottenere il riconoscimento dei diritti derivanti dalle opere dell’ingegno. Tuttavia, la possibilità di rendere questi contenuti liberamente accessibili alla collettività presenta il rischio di ostacolare gli investimenti e, paradossalmente, di bloccare l’innovazione, vanificando le immense potenzialità del settore. Se da un lato l’AI generativa offre infinite possibilità, dall’altro è proprio in questa tecnologia che si concentrano le questioni giuridiche più delicate. Si affrontano questioni come il riconoscimento di diritti esclusivi sulle opere generate dall’AI, le discussioni sull’autorialità e i potenziali profili di responsabilità associati all’AI generativa. Numerose problematiche legali richiedono attenzione, ma rispondere a tali questioni con gli strumenti giuridici attuali risulta complesso. Pertanto, è cruciale trovare un equilibrio tra abbracciare il potenziale rivoluzionario dell’AI generativa, comprendendone l’importanza epocale, e al contempo affrontare e preservare le sfide legali che emergono da questa tecnologia”.
Dal libro “Il governo dell’Intelligenza Artificiale. Gestione dei rischi e innovazione responsabile” (Cacucci Editore), pag. 101