Lo scorso 21 gennaio 2020 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il testo del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), predisposto in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in via di revisione.
Il Piano recepisce le novità contenute nel Decreto Legge sul Clima e quelle sugli investimenti per il Green New Deal previste nella Legge di Bilancio 2020 e si configura come uno strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.
Il Piano si struttura in cinque linee d’intervento, che si svilupperanno in maniera integrata: dalla decarbonizzazione all’efficienza e sicurezza energetica, passando attraverso lo sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.
Con il PNIEC l’Italia si pone 10 obiettivi:
- accelerare il percorso di decarbonizzazione;
- mettere il cittadino e le imprese al centro, in modo che siano protagonisti e beneficiari della trasformazione energetica;
- favorire l’evoluzione del sistema energetico, in particolare nel settore elettrico, da un assetto centralizzato a uno distribuito basato prevalentemente sulle fonti rinnovabili;
- adottare misure che migliorino la capacità delle stesse rinnovabili;
- continuare a garantire approvvigionamenti delle fonti convenzionali, perseguendo la sicurezza e la continuità della fornitura, seppur in misura sempre minore;
- promuovere l’efficienza energetica in tutti i settori;
- promuovere l’elettrificazione dei consumi, in particolare nel settore civile e nei trasporti;
- investire in attività di ricercare innovazione;
- adottare misure e accorgimenti che riducano i potenziali impatti negativi della trasformazione energetica sull’ambiente ed il territorio;
- continuare il processo di integrazione del sistema energetico nazionale in quello dell’Unione.
Il PNIEC è stato inviato alla Commissione europea in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999, completando così il percorso avviato nel dicembre 2018, nel corso del quale il Piano è stato oggetto di un proficuo confronto tra le istituzioni coinvolte, i cittadini e tutti gli stakeholder.
È infatti stata l’Unione Europea ad indicare agli Stati membri la strada da percorrere. Negli ultimi anni la Commissione ha intrapreso diverse iniziative in linea con gli obiettivi e i valori dell’Agenda 2030 dell’ONU, che definisce una nuova visione verso un’economia circolare. Con l’avvio della Commissione presieduta da Ursula Von der Leyen, l’Agenda 2030 è diventato un pilastro centrale dell’azione politica dell’Unione europea. Gli obiettivi al 2030 della commissione sono ambiziosi e prevedono una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990) una quota almeno del 32% di energia rinnovabile, stando ai livelli di miglioramento almeno del 32,5% dell’efficienza energetica.